Studenti e lavoratori con la necessità di formazione stanno prendendo in prestito considerevoli quantità di denaro tramite i programmi di finanziamento federali, mettendo di conseguenza un enorme fardello sulle spalle dei giovani in cerca di lavoro e in procinto di iniziare la loro carriera lavorativa.
Lo scorso anno, i finanziamenti federali richiesti dagli studenti hanno superato, per la prima volta, i 100 milioni di dollari ed il totale dei finanziamenti aperti supererà 1 trilione di dollari per la prima volta.
Gli americani ora, hanno più debiti in finanziamenti allo studio che in carte di credito, afferma la Federal Reserve Bank di New York.
Gli studenti stanno prendendo in prestito una cifra pari al doppio di quanto richiesto dieci anni fa, il debito totale è raddoppiato negli ultimi cinque anni, in contro tendenza rispetto alla riduzione, da parte dei consumatori, dei debiti da mutuo o da carta di credito.
I giovani inizieranno la loro carriera lavorativa già pesantemente indebitati e questo li porterà a posticipare quegli eventi del normale ciclo-vita come l'acquisto di un'auto, una casa, il matrimonio, l'avere dei figli.
Gli studenti universitari a tempo pieno negli USA, in media, nel 2010 hanno percepito un finanziamento di 4.963 dollari, il 63% rispetto a dieci anni fa.
Student Loan Debt To Surpass $1 Trillion In 2011
USA Today head story, “Student Loan Debt Surpasses $1 Trillion: Burden Could Drag Economy in Future.” Eslkevin's Blog
Ripercussioni simili ci saranno sicuramente anche negli UK e in altri paesi Europei, dove, in seguito ai tagli ed alle riforme scolastiche, le università hanno considerevolmente aumentato le quote di iscrizione.
In Italia, per ora, il problema è meno sentito, visto l'alto numero di università statali, tuttavia il fenomeno non è da sottovalutare.
Le conseguenze di una politica di formazione di questo genere potrebbero essere devastanti, sia perchè portrebbero tanti a non proseguire gli studi, con una conseguente perdita di cervelli, creatività, idee, innovazione che andrebbe a vantaggio di quei paesi che invece investono nella formazione universitaria (soprattutto asiatici), sia perchè creerebbero una generazione di schiavi-salario dipendenti.
Direi che siamo a un bivio.....![]()