frenare la passione di un figlio credo sia sempre sbagliato ..... se poi lo si fà per evitare di vivere un simile dolore trovo sia anche molto egoista .....
frenare la passione di un figlio credo sia sempre sbagliato ..... se poi lo si fà per evitare di vivere un simile dolore trovo sia anche molto egoista .....
Penso sia difficile frenare la passione di un figlio, come quella di qualsiasi essere umano, e, molto probabilmente, sarebbe anche una cosa profondamente ingiusta, un' ingiusta intromissione in quello che è il diritto di libero arbitrio che ognuno di noi dovrebbe poter avere.
La questione più spinosa è invece quanto la passione di un genitore possa influenzare le scelte di un figlio in maniera più o meno consapevole.
Sono una convinta sostenitrice del fatto che un figlio debba poter esprimere la propria natura, le proprie inclinazioni, il proprio modo di essere e le proprie passioni e faccio di tutto perché nel farlo, non subiscano l'influenza della mia natura, del mio pensiero, del mio modo di essere e delle mie passioni.....tuttavia, ritengo che spesso sia inevitabile trasmettere, anche in modo inconsapevole, parte di sè stessi a un figlio.
Per questo motivo, ritengo che sia fondamentale rispettare le scelte di un figlio siano esse uguali a quelle che faremmo noi o completamente opposte.
Mia figlia a 16 anni mi ha chiesto di fare la patente della moto e l'ho assecondata. Non so se ció sia dipeso dal fatto che io sia una motociclista o meno, ma sono sicura che se non avesse avuto questa passione, non l'avrebbe fatta, semplicemente perché non è una cosa che le ho imposto, nè che aumenta la mia stima o rispetto nei suoi confronti.
Lo stesso per i miei due più piccoli che giocano a rugby (altra mia grande passione), per ora, mi sembra che ne siano entusiasti, ma nel momento in cui dovessero cambiare idea, li asseconderei.
Per come appariva sereno e gioioso Simoncelli, penso che la sua scelta di correre, nata magari sotto l'influenza di un papà appassionato, sia poi diventata una passione personale verso la quale, ormai, nessuno avrebbe più potuto opporsi, come è giusto che sia.
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non avrebbe potuto frenarlo, simoncelli ormai era indipendente, piuttosto rimpiangerà di averlo messo su una moto in tenera età, ma..
alla moto ci si può avvicinare a qualsiasi età, ma senza una famiglia che ti spinge e finanzia da piccolino a certi livelli non ci arrivi se non più avanti negli anni vedi bayliss, ma..
questo è un incidente che non ha bisogno di moto da 220cv per 160kg per verificarsi. facevano i 200 se non sbaglio, una velocità che qualsiasi naked moderna può raggiungere.
quindi il simoncelli a cui da piccolo viene negata la moto, a bordo della sua 600 scarenata avrebbe potuto incontrare la stessa sorte in una mattinata in pista con gli amici.
quindi nessun senso di colpa per nessuno, solo la tristezza per aver perso un figlio che faceva quello che amava e non per soldi.
sembra avesse un rapporto distaccato col denaro, la casa appena acquistata era ancora senza arredi perchè non amava i centri commerciali il consumismo..una partitella a carte, una birra con le persone care..correva per passione e per dimostrare a tutti che meritava di essere lì e poteva correre per il gradino più alto del podio.
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spero che questo video venga lasciato per un pò in questo post...
E' morto Marco Simoncelli, lo ricordiamo così - YouTube
tra i fiori il ciliegio,tra gli uomini il guerriero
Domanda priva di risposta. Se si toglie dal quadro di valutazione lo shock di avere assistito in diretta alla morte un personaggio conosciuto, si capisce che di sicuro muoiono molti più operai che piloti professionisti, eppure non ho mai sentito nessuno porsi lo stesso interrogativo in quel contesto.
Claudio "PhacocoeruS"
ex Triumph Street Triple R (Roulette Green) - ex Yamaha Tmax IE (Midnight Black)
"That's one thing about our Harry, he doesn't play any favorites. Harry hates everybody." Dirty Harry (1971)
E' impossibile secondo me trovare risposte definitive o univoche a domande del genere.....istintivamente se fossi un padre mi starebbe pensiero se mio figlio diventasse un pilota...ma nel nostro piccolo quì tutti abbiamo una moto con cui giriamo regolarmente su strada (quindi molto più pericolosa della pista) e mi immagino che molti abbiano dovuto affrontare il parere negativo e preoccupato dei genitori che però alla fine non ci hanno tarpato le ali.......quindi la mia risposta continua ad essere boh
l'errore più butto che possa commettere un genitore non è spingere un figlio a fare nella vita ciò lui (lei) ha fatto, ma ciò che lui (lei) avrebbe voluto fare...
Mi spiego meglio. Se un figlio ha un genitore musicista, sarà difficile che non prenda in mano uno strumento, ma non per imposizione, ma proprio perchè "respira" musica da quando è al mondo. Diverso è invece il discorso per quei genitori - come dicevo pocanzi - che AVREBEBRO voluto avere il successo che poi non hanno avuto in un determinato campo, perchè lì ci potrebbero essere imposizioni (soprattutto ricatti morali) dovuti alla frustazione inconscia dentro di loro, quasi come se il figlio - in quanto loro "estensione" - dovesse per forza riuscire laddove loro hanno fallito.
Per quanto riguarda il discorso moto (che ha ispirato questo 3d), io genitore mi sentirei più sicuro di un figlio motociclista in pista piuttosto che su strada, e su questo non credo ci siano molti dubbi. E' che la morte di un campione con Sic fa molto più "rumore" della morte di tanti, tantissimi ragazzi che hanno perso la vita su strada... La pista rimane comunque il luogo più sicuro per andare in moto. Quindi secondo me il padre ha fatto più che bene ad accompagnarlo nella sua passione, in quanto questo tragico epilogo (che ancora ci addolora) è avvenuto solo per crudele fatalità.