per i figli si fa tutto,chi ce l'ha puo' confermare. Lui aveva la passione delle moto fin da piccolo e suo padre lo ha accontetato,putroppo si sa è uno sport pericoloso.....
ringrazio i miei per avermi concesso la possibilità di salire sulle due ruote, ci vuole più coraggio in loro a stare a casa ad aspettare, che a me sulle due ruote...se dovessi immaginarmi senza moto però mi vedrei sicuramente meno felice..
il padre del sic penso che sia maturo al punto di capire che i genitori non hanno colpe in tutto ciò..
Penso che sia quantomeno naturale pensare una cosa del genere dopo la morte del proprio figlio.
Penso anche che loro vivessero nella consapevolezza che, in uno sport del genere, l'infausto evento sia sempre dietro l'angolo.
Penso anche che non vorrei mai essere nei suoi panni: vedere il figlio morire a poche centinaia di metri.....
Sono molto vicino al papà di superSic!
Prima legge del dibattito
Non discutere mai con un imbecille, la gente potrebbe non notare la differenza
per me dipende dalla "testa" di chi sia ha come figlio....e comunque non si possono tenere i figli sotto una campana di vetro anche perche' non sevirebbe a nulla in quanto,a mio perere,il destino e' scritto per tutti noi.......nessuno escluso......
.......ogni riferimento a fatti,cose e persone e' puramente casuale..........o quasi
veramente difficile dare una risposta, non credo esista in assoluto giusto o sbagliato...
se nulla fosse successo sarebbe stato un campione, e il padre sarebbe stato elogiato per aver permesso al figlio di coltivare le sue passioni
ma vista la tragedia accaduta ci si chiede, invece, se lo stesso padre ha fatto la scelta giusta nel permettere al figlio di seguire una passione condivisa
io credo che Marco sia stato molto fortunato ad avere una famiglia così, molto fortunato ad avere il padre comunque sempre accanto a lui...
le passioni si possono sopire, si possono imporre, ma prima o poi la vera natura salta fuori..
la mia prima moto l'ho presa grazie al primo stipendio che mi permettesse di comprarla e mantenerla, l'ho presa contro il volere dei miei che non si sono spinti più in là del ciao a 14 anni...
eppure il chiodo fisso è stato "prima o poi prenderò una moto" e così è stato...
non è stata una scelta sbagliata, ma è stata una tragica fatalità...
non è stata nè la scelta di un figlio nè la concessione di un padre
"Seguo le note che il vento trasporterà."
Gran bella domanda...............
Sono papà di due splendidi mashietti,Mattia e Luca,certamente non si può sopprimere una passione che hai scritto nel dna,anche perchè andrai contro e otterai il contrario.è difficile essere genitore,siamo noi che li sosteniamo a costruirsi il loro futuro,si cerca sempre di essere presenti ogni volta che ci chiedono aiuto.........penso che qualsiasi passione/lavoro scelgano i nostri figli dobbiamo solo essere orgogliosi e se possibile sostenerli fin che abbiamo forze,anche sapendo che si potrà soffrire.La vita è meraviglisa e va vissuta in ogni suo istante.........
La devozione che il CANE ha verso l'uomo,lo porta a volte in alcune situazioni a oltrepassare i suoi limiti per salvare esseri umani,alcuni di questi CANI negli anni sono diventati leggende dando prova con le loro imprese di cosa erano capaci.......YADO NO FEAR
The"Jolly Roger"bike
le passioni dei figli vanno alimentate, mai frenate, la tua paura fa si che rischieresti di accrescere la frustrazione del figlio,anzi prima le alimenti piu esercizio ed esperienza, se iniziano dopo a causa delle restrizioni dovute ai genitori fanno danni.
questo vale per tutto dalle moto all'origami
io rispondo da figlio.. mai frenare la passione di un figlio, anche se può essere pericolosa..
perchè evitando di correre il rischio di morire, accontanando la propria passione, si accantona un po' anche la propria vita, e quindi forse si muore un po'.
Se di vera passione si tratta, non penso che sia giusto frenarla da parte dei genitori.
Per fortuna anche mio padre la pensa così e, sebbene ogni volta che vado a farmi un giro in moto sia terrorizzato dal pensiero che potrei non tornare più sulle mie gambe, mi lascia fare.
A volte però mi sento un po' una merda pensando al fatto che potrei morire in un incidente e lasciare mio padre a vivere da solo e con un enorme dolore, solo perché per egoismo ho deciso di non rinunciare alla mia passione.
Campagna contro la droga, città favorevolissima.
leggo commenti con certezze quasi assolute e faccio fatiha a comprenderli, forse proprio perchè io non ho una posizione.
se prendo in esempio, come in questo haso, il motociclismo, se non erro, quando sei alle prime armi, i fondi per avere una moto competitiva sono personali.
prima di investire su mio figlio, conoscendo quali sono i rischi (ma anche lesioni, non solo la morte), dovrei fare una considerazione:
se dovesse accadere qualcosa a mio figlio... IO ho dato il mezzo che l'ha portato via.....
alla luce di questa considerazione, non saprei proprio cosa fare..........