grazie a te filo,
perche' si amano questi uomini,
perche' le loro gesta sono umane
sopra la capacita' di umana soffernza
ma umana la vittoria e la sconfitta,
la gioia e il dolore,
non come automi impassibili,
imperscrutabili, macinanti chilometri e fatica
senza che il volto tradisca un solo sentimento solo.
per il resto stiamo tra umane tragedie e qui umane piccolezze,
peccato non che dove sia abbia bisogno di altra riconoscenza, ma forse anche dove' se si continua cosi'
gli arrivera' questo vago sentore di vespasiano.
sappiamo che i cani la fanno dove capita,
noi forse potremmo anche trattenerla








