Francamente non ho letto il libro ma solo qualche recensione, l'impressione è che il buco nero ce l'abbia dentro l'autore indipendentemente dall'età.
Il pessimismo cosmico e distruttivo, l'ipercriticismo, l'iperpragmatismo portatore di non si sa quali ineluttabili certezze, spesso sono un vestito facinoso, da tenebroso dannato, che nascondono la fottutissima paura di morire e quindi di vivere.
La catarsi dell'eroe non vale solo se quantitativamente la vita è ancora lunga, ma se la si sta vivendo, se si vegeta non c'è sacrificio, ma solo estinzione.
L'atteggiamento apparentemente dissacrante, diventa la scusa per non fare nulla ed abbandonarsi la fato, al destino decadente, alla convinzione che tutto il bello sta in quel che era, tanto ormai nessuno è più in grado di ritornare a vedere se poi era così bello, se si è veramente vissuto, oppure anche allora, vegetato.
Chi vive, sa trovare delle ottime ragioni per continuare a farlo a qualsiasi età.
Facendo un po' di retorica, che non è una parolaccia, è giovane chi sa progettare il futuro, è vecchio chi non ne è, o non ne è mai stato, capace.
La prossima volta...![]()