
Originariamente Scritto da
macheamico6
Purtroppo il clima è impazzito.
Nel nostro emisfero dicono i climatologhi che la fascia temperata entro pochi anni ce la ritroveremo nel Nord Europa.
L'area del Mediterraneo si stà sempre più tropicalizzando.
Il sud della Sicilia è ormai diventata un'estensione del nord Africa.
Ghiacciai eterni che scompaiono o che si ritirano drasticamente (avete mai visto le foto dei ghiacciai scattate dalle stesse posizioni a distanza di pochi decenni?).
Iceberg grandi come nazioni che si staccano dal polo.
Ciò è causato dal global warming, in gran parte innescato da noi umani.
Purtroppo sappiamo tutti della fine hanno fatto gli accordi di Kyoto e dell'esplosione dell'industrializzazione nei grandissimi Paesi del BRIC (Cina in primis).
Ma tant'è...... D'altronde se non siamo capaci di mettere tra le maggiori priorità la salvaguardia del nostro pianeta........
Pertanto temo che dovremo abituarci a convivere con queste c@xxo di violente precipitazioni e delle tragedie che purtroppo sempre più frequentemente le accompagnano.
Soltanto negli ultimi due anni: nel 2009 nel messinese, l'anno scorso Atrani, Liguria, Prato, Veneto, quest'anno a Marzo nelle Marche (qui da me a Casette d'Ete le vittime e i danni maggiori), e poi la recentissima impennata, neanche un mese fa lo spezzino e la Lunigiana, Genova tre settimane fa, Calabria e messinese ieri.
Tutti puntano il dito, giustamente intendiamoci, contro l'abusivismo, le autorizzazioni a costruire rilasciate nel corso dei decenni per zone dove non si doveva assolutamente costruire, la costrizione del letto dei fiumi e, soprattutto, dei torrenti (per assurdo sono proprio i piccoli corsi d'acqua a farci piangere), la loro mancata manutenzione, l'abbandono delle campagne.
Ripeto: tutto giustissimo, ci mancherebbe.
Ma quasi nessuno fa mai menzione di quella che, almeno secondo me, è la casa prima di tutti questi disastri, a tal punto che se dovessi imputarne percentualmente le responsabilità non esiterei ad attribuirgliene i 2/3, lasciandone solo 1/3 a tutte le cose prima elencate.
Purtroppo con la morfologia del territorio che ci ritroviamo in Italia, che è tutta un'altra cosa rispetto a Paesi a noi vicini come Spagna e Francia, ogni volta che si scatenano le cataratte del cielo è sempre una tragedia.
Noi abbiamo un territorio morfologicamente molto "tormentato". Tantissime valli, spesso strette e profonde, alte montagne a poche decine di km dal mare, tantissimi piccoli corsi d'acqua (che abbiamo visto essere più problematici dei grandi fiumi). Di vere pianure, cosa abbiamo a parte quella Padana (comunque anch'essa sotto la spada di damocle del Pò)?
Possiamo fare tanto per evitare o quantomeno limitare i danni, dobbiamo fare l'impossibile per evitare altre vittime, ma siamo comunque una penisola, pure relativamente stretta e, pur senza voler fare dell'inutile catastrofismo, se cadono 300 mm di pioggia in poche ore in Francia e in Italia, i nostri cugini d'oltralpe potranno magari avere dei gravi disagi alla circolazione, mentre da noi dovremo per sempre confidare nel buon Dio, o per chi non crede nella fortuna.
E intanto speriamo bene per oggi: hanno previsto che toccherà all'Abruzzo e alle Marche..........


AGGIORNAMENTO DEL 13.11.2012
Servono 41 miliardi, ma siamo già a buon punto ....
Ci risiamo.
Niente più eccezionalità: ormai è diventato un appuntamento tristemente frequente.
Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha dichiarato che per mettere in sicurezza il territorio dal rischio di dissesto idrogeologico saranno necessari 41 miliardi in 15 anni. A questa previsione vanno aggiunte le iniziative necessarie per la prevenzione degli eventi sismici.
Già stanziato 1 miliardo per i prox sette anni. L'UE ieri ci ha dato pure 18/mln per l'emergenza Toscana/Umbria.
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