Innanzitutto sarebbe auspicabile non pensare che siamo tutti uguali e che non tutti i diritti piovono dal cielo.
Innanzitutto sarebbe auspicabile non pensare che siamo tutti uguali e che non tutti i diritti piovono dal cielo.
Si stava meglio quando si stava meglio.
La colpa e' nostra che non riusciamo ad integrarli.
La lingua batte dove il clito ride.
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.
Mah... Severità e certezza della pena oltre che velocità nell'infliggerla !
Bruno VeryBastardInside
IMPOSSIBLE IS NOTHING, IMPOSSIBLE IS MY SPEED TRIPLE
provate voi a fare con un camper a fare del turismo alla "nomade" ,vi spaccheranno il culo e vi tartasseranno di multe che voi sarete obbligati a pagare,chi è preposto a spaccare culi si disinteressa dei "veri nomadi",anzi se può si mette pure a disposizione.
Send with the butterfly d' mammt
Nel senso che ho scritto!Si nasce tutti uguali, ma ben presto, per l'educazione, per le esperienze, per il carattere, ci si differisce l'uno dall'altro. Ed ogni comunità è come un grande individuo, con sue caratteristiche peculiari. Se poi si vuol pensare che un islandese sia uguale ad un keniota, che si faccia pure, per me no. Non dico che uno è peggio e uno è meglio, dico che sono diversi. Non solo confrontando islandesi con islandesi, ma anche confrontando la comunità islandese con la comunità keniota.Per quel che riguarda i diritti, mi par lampante che vi siano diritti inalienabili (la vita, in primis) e diritti che si devono conquistare (il diritto ad avere un allacciamento elettrico, tanto per citare una discussione del bar...). I Rom hanno una loro cultura e, tendenzialmente, si comportano, chi più, chi meno, rispettando certe loro regole. (Giustamente per loro, un pò meno giustamente per noi, che li ospitiamo fin quando non vorranno raggiungere terre ancora inabitate dove star tranquilli senza che nessuno se la prenda sempre con loro).
Si stava meglio quando si stava meglio.
sommo, domani apri un 3d sugli albanesi![]()
Ultima modifica di Segy; 24/11/2011 alle 11:20
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".