Stuprata dagli amici con cui aveva marinato la scuola, nei bagni della stazione ferroviaria di Lecce. E' il racconto dell'orrore consegnato da una studentessa brindisina di 16 anni ai medici del Vito Fazzi, dove era stata ricoverata dopo il malore accusato sul treno che avrebbe dovuto riportarla a casa, prima che il controllore si accorgesse del suo pianto dirotto e chiamasse il 118. I due giovani responsabili sono stati identificati dalla squadra mobile di Brindisi, sul caso indaga il pubblico ministero del tribunale dei minori di Lecce, Elsa Valeria Mignone.
Avrebbe dovuto essere una mattina allegra, lontano da libri e banchi di scuola: "fuga" a Lecce a zonzo per la città e rientro a casa simulando una condotta da studenti modello. La bravata si è trasformata in un incubo per la ragazzina, che al momento di rientrare a Brindisi con il treno regionale delle 14 è andata in bagno, senza accorgersi di essere seguita dai due compagni. E' lì nel bagno che si sarebbe consumata la violenza: poi, come se nulla fosse, i ragazzi sono saliti sul treno. Lo stesso ha fatto la giovane vittima, che non è riuscita a trattenere il pianto convulso: se ne è accorto il controllore, che dopo aver tentato di calmarla ha chiamato il 118. La 16enne è stata trasferita d'urgenza al nosocomio di Lecce in ambulanza, ed è qui che ha confidato ai medici d'essere stata stuprata dai compagni, dei quali ha fatto i nomi.
Scattato l'allarme alla polizia, la ragazzina è stata visitata e sottoposta anche ad alcoltest, che ha dato un esito positivo. Nel tardo pomeriggio di ieri la studentessa è rientrata a casa con la madre, mentre i due presunti stupratori sono stati denunciati a piede libero, in attesa che vengano completati le indagini e i riscontri degli investigatori.