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Risultati da 131 a 140 di 315

Discussione: Suicidio Assistito

  1. #131
    TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da miss_valentine Visualizza Messaggio
    Condivido pienamente.

    Stamane ho letto con attenzione la notizia del suicidio assistito di un uomo di un certo valore che ha vissuto una vita piena e intensa e con un'integrità intellettuale rara.

    E la sensazione che mi ha trasmesso è stata proprio quella che descrivi: decidere di morire per scelta, dopo tanti anni di depressione, conseguenza anche di quel modo intellettualmente onesto di approcciarsi alla vita. E farlo nel modo meno traumatico per gli amici intimi e i familiari che sapevano cosa stava andando a fare e attendevano riuniti la conferma.

    Certo il dolore resta.

    Ma io ci vedo anche molto rispetto e amore.
    Condivido la condivisione

    Mi immagino anche io un percorso intellettualmente onesto. Lo vedo appunto come la determinazione di un uomo che ha comunque un vissuto importante, una volontà integra anche nella non disconosciuta disperazione. Ma una scelta personale, di sostanza. In diverse culture in passato è stato riconosciuto valore anche al suicidio rituale, d'onore.

    Una società dovrebbe preoccuparsi di più di chi si suicida impulsivamente e questo si riguarda spesso i più giovani a fronte di qualsiasi forma di grave delusione. Spesso giovani o malati però sono persone lasciate sole, o comunque non riconosciute come bisognose di estremo aiuto. In questo senso mi fa specie leggere considerazioni del tipo che se uno vuole uccidersi lo faccia da solo, tanto si sa come si fa, c'è pure internet d'aiuto.

    Potrei non condividere fino in fondo le motivazioni di un uomo se le leggessi banalmente da un articolo ma la convinzione alla fine di un percorso di vita che si ritiene intellettualmente concluso, la determinazione anche nel cercare modo migliore per farlo, nel modo meno trumatico possibile per lui e per tutti, me lo fa cmq rispettare.

    Citazione Originariamente Scritto da Segy Visualizza Messaggio
    voglio morire di cervihale
    nel caso sconsigliata l'impiccagione

    non è il caso di aumentare la sofferenza.
    Ultima modifica di Ribellesenzacausa; 29/11/2011 alle 13:22 Motivo: UnionePost automatica

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  3. 29/11/2011, 13:23

    Motivo
    Tanto non si suicida.

  4. #132
    TCP Rider Senior L'avatar di Medoro
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    Citazione Originariamente Scritto da kitesvara74 Visualizza Messaggio
    Perdonami Medoro, la mia fonte sono giornali che hanno trattato l'argomento con molto tatto. Resoconti scritti da ex colleghi del defunto. Giornalista anch'egli, come saprai.
    I fatti riportati credo non siano dubbi, aveva una figlia ed una nipote piccola!
    Possono essersi sbagliati su un dato simile?
    Ribadisco che non contesto la scelta ma la modalità e la pubblicità scaturitane.
    Citazione Originariamente Scritto da Rafasnella Visualizza Messaggio
    Credo che si giudichi il gesto, non la persona, non la si conosce e non si possono conoscere i motivi reconditi che lo hanno spinto, però si può dire che è un gesto del cavolo, senza mancare di rispetto alla persona morta?
    Per me si, si può dire.



    Vedi com'è strana la vita, a quanto pare le possibilità che ha avuto lui non son state sufficienti
    Citazione Originariamente Scritto da streettissimo Visualizza Messaggio
    Difatti non si tratta esclusivamente di esprimere un mero giudizio, ma bensì di valutare l'effettiva fattibilità e le modalità del suicidio assistito.
    Rispondo a tutti e 3
    Dal momento che si tirano in ballo aspetti personali si sta automaticamente giudicando chi ha compiuto il gesto e non il gesto in se.Se cosi non fosse ci si sarebbe limitati a dire sono favorevole perchè o sono contrario perchè senza tirare in ballo se l'autore del gesto avesse o meno famiglia o una patologia piuttosto che un'altra,ecco perchè dico che non è giusto giudicare perchè a noi molti aspetti non è dato conoscerli.
    Ribadisco la mia idea,ogni persone deve essere libera di scegliere.
    Se mi dovessi trovare in una situazione che non mi permetterebbe di vivere una vita dignitosa per come la intendo IO vorrei poter scegliere come ha fatto MAGRI.
    Questa è la mia opinione sul suicidio assistito o sull'eutanasia chiamatela come volete.
    DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO

  5. #133
    TCP Rider Senior L'avatar di kitesvara74
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    Citazione Originariamente Scritto da miss_valentine Visualizza Messaggio
    Sì, mi è capitato e direttamente.

    Questi sentimenti sono comuni, ma anche molto superficiali nel senso proprio letterale del termine: sono parte di una superficie che non è quella che ci può aiutare a comprendere certi gesti.

    Per comprenderli bisogna usare strumenti nostri interiori molto più profondi.

    Io penso che guardare il suicidio come qualcosa che altri rispetto alla persona che lo ha compiuto avrebbero potuto evitare sia una causa persa in partenza.

    Si continua a mettere al centro del discorso noi che restiamo nel dolore, rispetto a colui che ha scelto di morire: per me questa prospettiva è controproducente.
    La soglia dell'inaccettabilità di una condizione è personale ed incontestabile. Io non riesco a spiegarmi, mio limite, ma voglio esprimere non la condanna del gesto ma la modalità.
    Ho fatto il paragone con Monicelli perché le vicende sono simili ma divergono nella ricaduta sui restanti e sulla loro considerazione.
    Il regista non ha preavvisato nessuno, non voleva essere un peso per i suoi cari ed ha compiuto una scelta liberatoria ritenuta tale per se e per gli altri.
    Il giornalista aveva informato altri del suo disegno, aveva fatto tentativi precedenti, generato sicuramente uno strazio indicibile, creato tormenti ed anche instillato forse il dubbio, non fosse del tutto risoluto.
    Ripeto la modalità mi è sgradita, non la possibilità del gesto.

    Citazione Originariamente Scritto da Medoro Visualizza Messaggio
    Rispondo a tutti e 3
    Dal momento che si tirano in ballo aspetti personali si sta automaticamente giudicando chi ha compiuto il gesto e non il gesto in se.Se cosi non fosse ci si sarebbe limitati a dire sono favorevole perchè o sono contrario perchè senza tirare in ballo se l'autore del gesto avesse o meno famiglia o una patologia piuttosto che un'altra,ecco perchè dico che non è giusto giudicare perchè a noi molti aspetti non è dato conoscerli.
    Ribadisco la mia idea,ogni persone deve essere libera di scegliere.
    Se mi dovessi trovare in una situazione che non mi permetterebbe di vivere una vita dignitosa per come la intendo IO vorrei poter scegliere come ha fatto MAGRI.
    Questa è la mia opinione sul suicidio assistito o sull'eutanasia chiamatela come volete.
    Gentile Medoro
    Non so gli altri ma io non contesto la libertà di disporre della propria vita, giudico il come le si ponga fine e la ricaduta che questo abbia sui parenti rimasti, tanto più che c'è una parente in giovane età che vuoi per la notorietà del nonno vuoi per il desiderio di questi di accomiatarsi con scalpore, non le potrà esser nascosto nulla.
    Parto dal presupposto che la vita è un dono che può rivelarsi pesante per alcuni in determinate situazioni e che li ritengo liberi di disfarsene quando un loro personale bilancio li porti a decidere in tal senso.
    Ma il rifiuto della propria non può e non deve avere ricadute almeno sui cari restanti. Impossibile di per se, lo so, perciò vedo ancora peggio il privarsene sapendo, da uomo dei media qual'era, la pubblicità che ne sarebbe derivata.
    Ultima modifica di kitesvara74; 29/11/2011 alle 13:36 Motivo: UnionePost automatica
    Cit:Fermissimo "aggiungo (e sia da lezione per tutti noi) che Falcone e Borsellino avevano simpatie politiche diverse/opposte fra loro ma erano ottimi colleghi ed ottimi amici...a dimostrazione che viene prima la statura morale di una persona e poi tutto il resto...Cit:Obsolete:un'idea talmente scema che sicuramente la faremo nostra nel giro di un anno.

  6. #134
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    Citazione Originariamente Scritto da Ribellesenzacausa Visualizza Messaggio
    Condivido la condivisione

    Mi immagino anche io un percorso intellettualmente onesto. Lo vedo appunto come la determinazione di un uomo che ha comunque un vissuto importante, una volontà integra anche nella non disconosciuta disperazione. Ma una scelta personale, di sostanza. In diverse culture in passato è stato riconosciuto valore anche al suicidio rituale, d'onore.

    Una società dovrebbe preoccuparsi di più di chi si suicida impulsivamente e questo si riguarda spesso i più giovani a fronte di qualsiasi forma di grave delusione. Spesso giovani o malati però sono persone lasciate sole, o comunque non riconosciute come bisognose di estremo aiuto. In questo senso mi fa specie leggere considerazioni del tipo che se uno vuole uccidersi lo faccia da solo, tanto si sa come si fa, c'è pure internet d'aiuto.

    Potrei non condividere fino in fondo le motivazioni di un uomo se le leggessi banalmente da un articolo ma la convinzione alla fine di un percorso di vita che si ritiene intellettualmente concluso, la determinazione anche nel cercare modo migliore per farlo, nel modo meno trumatico possibile per lui e per tutti, me lo fa cmq rispettare.
    Non avrei saputo dirlo meglio


    Citazione Originariamente Scritto da kitesvara74 Visualizza Messaggio
    La soglia dell'inaccettabilità di una condizione è personale ed incontestabile. Io non riesco a spiegarmi, mio limite, ma voglio esprimere non la condanna del gesto ma la modalità.
    Ho fatto il paragone con Monicelli perché le vicende sono simili ma divergono nella ricaduta sui restanti e sulla loro considerazione.
    Il regista non ha preavvisato nessuno, non voleva essere un peso per i suoi cari ed ha compiuto una scelta liberatoria ritenuta tale per se e per gli altri.
    Il giornalista aveva informato altri del suo disegno, aveva fatto tentativi precedenti, generato sicuramente uno strazio indicibile, creato tormenti ed anche instillato forse il dubbio, non fosse del tutto risoluto.
    Ripeto la modalità mi è sgradita, non la possibilità del gesto.
    Potrei obiettare che quello di Monicelli è stato un gesto impulsivo che non ha lasciato spazio all'opinione di nessuno, mentre quello di Magri magari è stato anche dibattuto in famiglia visto che era noto.

    Allora Monicelli è un egoista mentre Magri è un brav'uomo?

    Io, ripeto, non me la sento di giudicare nè i motivi del gesto nè le modalità, ma continuo a pensare che sarebbe una forma di grande civiltà non abbandonare a se stessi coloro che non se la sentono più di vivere, per malattie fisiche o per profondo mal di vivere.
    Citazione Originariamente Scritto da Uzz
    :wub: Io e te... tre metri sopra il fascio :wub:
    Citazione Originariamente Scritto da onlystreet Visualizza Messaggio
    ma che palle che sei in questi giorni. rivoglio la zingara ignorante

  7. #135
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    Citazione Originariamente Scritto da Medoro Visualizza Messaggio
    Dal momento che si tirano in ballo aspetti personali si sta automaticamente giudicando chi ha compiuto il gesto e non il gesto in se.Se cosi non fosse ci si sarebbe limitati a dire sono favorevole perchè o sono contrario perchè senza tirare in ballo se l'autore del gesto avesse o meno famiglia o una patologia piuttosto che un'altra,ecco perchè dico che non è giusto giudicare perchè a noi molti aspetti non è dato conoscerli.
    Si sta discutendo, si citano esempi.
    Detto questo, trovo che la discussione sia andata molto più in profondita di un semplice e sterile giudizio sulle persone.
    ▓▓
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  8. #136
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    Citazione Originariamente Scritto da miss_valentine Visualizza Messaggio
    Non avrei saputo dirlo meglio
    Potrei obiettare che quello di Monicelli è stato un gesto impulsivo che non ha lasciato spazio all'opinione di nessuno, mentre quello di Magri magari è stato anche dibattuto in famiglia visto che era noto.
    Allora Monicelli è un egoista mentre Magri è un brav'uomo?
    Io, ripeto, non me la sento di giudicare nè i motivi del gesto nè le modalità, ma continuo a pensare che sarebbe una forma di grande civiltà non abbandonare a se stessi coloro che non se la sentono più di vivere, per malattie fisiche o per profondo mal di vivere.
    Vedi Miss_Valentine
    A mio modo di vedere il tuo ragionamento sarebbe universalmente valido se si concepisse l'esistenza del singolo come valore massimo incontestabile.
    Per me la scala dei valori subordina il singolo alla società, questo negli interessi della comunità quando quello di uno confligga con quello di molti, altrettanto nella più piccola ma, in fin dei conti più importante, che è la famiglia. Morendo nel breve termine si è pianti dai molti che si abbia conosciuto, anche fugacemente ma nel lungo il ricordo ed il dolore permangono solo tra quelli ci amarono che in questo mondo malato di egocentrismo spesso coincidono con il nucleo familiare stretto e pochi altri.
    Dovesse capitare a me di trovarmi dinanzi ad una situazione insostenibile agirei nel modo recasse meno danno ai cari che mi sopravvivessero, cosa che giudico non abbia fatto Magri.
    Aggiungo che si discute di una patologia come la depressione che in un 79enne comunque lascia perplessi ma l'anagrafe fa sorvolare, io non me la sentirei di avvallare la stessa scelta per un uomo più giovane magari padre di figli piccoli che verrebbero a mancare anche del sostentamento economico, questo per dire che il tema è mostruosamente delicato ed a me pare che il tatto di chi ha scelto di mancare non sia stato bastevole.
    Ultima modifica di kitesvara74; 29/11/2011 alle 13:52
    Cit:Fermissimo "aggiungo (e sia da lezione per tutti noi) che Falcone e Borsellino avevano simpatie politiche diverse/opposte fra loro ma erano ottimi colleghi ed ottimi amici...a dimostrazione che viene prima la statura morale di una persona e poi tutto il resto...Cit:Obsolete:un'idea talmente scema che sicuramente la faremo nostra nel giro di un anno.

  9. #137
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    Citazione Originariamente Scritto da kitesvara74 Visualizza Messaggio
    La soglia dell'inaccettabilità di una condizione è personale ed incontestabile. Io non riesco a spiegarmi, mio limite, ma voglio esprimere non la condanna del gesto ma la modalità.
    Ho fatto il paragone con Monicelli perché le vicende sono simili ma divergono nella ricaduta sui restanti e sulla loro considerazione.
    Il regista non ha preavvisato nessuno, non voleva essere un peso per i suoi cari ed ha compiuto una scelta liberatoria ritenuta tale per se e per gli altri.
    Il giornalista aveva informato altri del suo disegno, aveva fatto tentativi precedenti, generato sicuramente uno strazio indicibile, creato tormenti ed anche instillato forse il dubbio, non fosse del tutto risoluto.
    Ripeto la modalità mi è sgradita, non la possibilità del gesto.
    Monicelli era vecchio e gravemente malato di tumore in fase avanzata. Vero. Ma credi che per questo e/o per la modalità, buttarsi dalle rampe delle scale di un ospedale, sfracellarsi a terra, sia stata una scelta liberatoria, pulita, capace come tale di non indurre strazio nei famigliari, amici o lasciare indifferenti occasionali co-pazienti, soccorritori, semplici passanti? Se magari fosse pure sopravvissuto con una ulteriore grave invalidità? Grave al punto di impedirgli di portar a termine eventualmente secondo tentativo e rimanere così alla mercè della volontà di dottori particolarmente accaniti nel tenerlo in vita a qualsiasi condizione?

    Francamente nella scelta di Magri vedo maggior consapevolezza della ricaduta del gesto sia verso se stesso sia verso chi parente, amico gli era vicino e condivideva negli ultimi anni con lui questo suo desiderio di fine vita.
    Ultima modifica di Ribellesenzacausa; 29/11/2011 alle 14:00

  10. #138
    TCP Rider Senior L'avatar di kitesvara74
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    Citazione Originariamente Scritto da Ribellesenzacausa Visualizza Messaggio
    Monicelli era vecchio e gravemente malato di tumore in fase avanzata. Vero. Ma credi che per questo e/o per la modalità, buttarsi dalle rampe delle scale di un ospedale, sfracellarsi a terra, sia stata una scelta liberatoria, pulita, capace come tale di non indurre strazio nei famigliari o lasciare indifferenti occasionali co-pazienti, soccorritori, semplici passanti? Se magari fosse pure sopravvissuto con una ulteriore grave invalidità?

    Francamente nella scelta di Magri vedo maggior consapevolezza della ricaduta del gesto sia verso se stesso sia verso chi parente, amico gli era vicino e condivideva negli ultimi anni con lui questo suo desiderio di fine vita.
    Vorrei quotarti ma con questi distinguo:
    Il raggiungimento del limite della sopportazione in una persona matura e ragionevole non avviene da un giorno all'altro ma si stratifica nell'inconscio colmandosi a poco a poco.
    Questo lascia spazio, sempre nelle persone lucide, ad un margine di pianificazione, che nei meno risoluti e determinati può coinvolgere altre persone nel gesto, per altre le coinvolge nella ricomposizione della salma.
    Ho fatto il caso di Monicelli perché anch'egli intellettuale e titolare di una vita piena e significativa arresosi all'ineluttabilità di una condizione per se giudicata insostenibile quanto Magri.
    Non ho discusso mai delle differenti patologie, certo una coinvolgeva un 90enne che medicalmente non aveva più possibilità, l'altra , a torto od a ragione, poteva vedere una terapia lenire il male o comunque ancora del margine per una persona relativamente più giovane.
    Ribadisco che l'eutanasia in se è pratica che non osteggio in alcun modo ma che la privacy del gesto dell'uno stride con la pubblicità dell'altro che volendo potrebbe esser letta come un' estrema richiesta di aiuto che se non è questo il caso è tesi valida in altri .
    Aggiungo che il discorso oltre ad essere quanto mai delicato è inficiato dal dato anagrafico e dalla condizione del tutto particolare di chi lo ha esercitato: fosse stato un uomo od una donna giovane e con famiglia dubito che tanta liberalità sarebbe stata espressa.
    Questo perché la vita è responsabilità nel viverla come nel decidere di perderla.
    A mio giudizio.
    Ultima modifica di kitesvara74; 29/11/2011 alle 14:24
    Cit:Fermissimo "aggiungo (e sia da lezione per tutti noi) che Falcone e Borsellino avevano simpatie politiche diverse/opposte fra loro ma erano ottimi colleghi ed ottimi amici...a dimostrazione che viene prima la statura morale di una persona e poi tutto il resto...Cit:Obsolete:un'idea talmente scema che sicuramente la faremo nostra nel giro di un anno.

  11. #139
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    la libertà è anche questo.....e non è detto che bisogna sempre condividere la libertà degli altri, ma non capisco perchè si voglia limitarla nella convinzione di scegliere sempre il meglio per se e per gli altri!
    « Sono impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. »
    (Brancaleone)

  12. #140
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    ce l'avevo .......
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    ssssst .......silenzio.....

    Un uomo è morto .
    La morte è definitivo silenzio .

    Tutte le parole pensate , scritte o dette non possono cambiare quel che è stato , non possono modificare ormai nè la vita nè la morte di Lucio .
    East or West , home is best .

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