Citazione Originariamente Scritto da Ribellesenzacausa Visualizza Messaggio
Potrei aver desiderio di morire. Potrei averlo per mille motivi miei. Malattia invalidante, depressione, delusione amorosa, economica, vecchiaia... Potrei fare un gesto sconsiderato, eclatante, buttarmi sotto il treno, impiccarmi, cercare i mille modi che qualcuno ha qui suggerito trovarsi su google. Essere costretto a farlo in modo così raccapricciante che qualcuno potrebbe soffrirne e rimanere sconvolto.
Potrei invece avvicinarmi a qualche struttura, un ente che non escluda di partenza che il fine ultimo della mia volontà sia appunto il suicidio, la scomparsa da questa terra. Potrei avvicinarmi appunto per quello, perché se lo si escludesse non mi avvicinerei neppure, mica lo vorrei, non voglio essere di partenza convinto da nessuno del contrario.
Chi lo dice che in questo modo, a fronte di un percorso assistito e accompagnato io non trovi invece le ragioni per evitare di farlo, invece di essere lasciato solo magari all'impulsività feroce di un attimo. E, volendo mantenere la mia volontà di morte, non costringermi a un atto sporco, violento, disperato nella modalità invece che assistito da persone che comprendono il mio desiderio qualcuna delle quali potrebbe dimostrarmi fino all'ultimo, nell'ultimo istante, standomi accanto, di volermi bene rispettando la mia estrema volontà?
Condivido pienamente.

Stamane ho letto con attenzione la notizia del suicidio assistito di un uomo di un certo valore che ha vissuto una vita piena e intensa e con un'integrità intellettuale rara.

E la sensazione che mi ha trasmesso è stata proprio quella che descrivi: decidere di morire per scelta, dopo tanti anni di depressione, conseguenza anche di quel modo intellettualmente onesto di approcciarsi alla vita. E farlo nel modo meno traumatico per gli amici intimi e i familiari che sapevano cosa stava andando a fare e attendevano riuniti la conferma.

Certo il dolore resta.

Ma io ci vedo anche molto rispetto e amore.