Ho appena letto la notizia di Magri e sono rimasto basito quando nel leggerla ho appreso quale fossero le sue motivazioni. Ho ripensato a Monicelli che spesso incontravo sotto casa sua una decina di anni fa, sempre cordiale e curioso anche di quello che combinassero dei ragazzotti all'una di notte.
Il giornalista a mio avviso ha compiuto un atto egoista stante avesse una figlia e soprattutto una nipote. E' stato come dir loro non mi bastate per tenere duro, non siete ragione sufficiente per me perché io affronti il mio stato. Il regista no, soffriva e si sentiva un peso e da uomo coriaceo qual'era non ha accettato di dipendere dalla pietà, anche se amorosa, dei suoi cari, e non ha preavvisato nessuno, non ha tormentato gli altri con viaggi tentati e poi annullati in extremis.
No, sinceramente Magri non lo capisco e mi fa ribrezzo il come ed il perché anche se spero che in ultimo abbia trovato finalmente la sua pace.







