...non capisco perchè mi tagliate fuori dalla discussione, mi pare d'aver proposti un paio di contributi definitivi ma forse mi son spiegato male.

La morte, venuta o cercata, è un evento del tutto ordinario: si vive e si muore. Così come si mangia e s'evacua. Le attribuiamo valori che non ha semplicemente per paura. Tanto ovvio quanto brutale.

Si complica terribilmente perchè ci ostiniamo (cultura occidentale: romantica, certamente ma... decadente in modo irrevocabile) ad etichettare, regolamentare, giudicare.
Siamo arrivati a concepire il concetto di "sucidio assistito"!
ma lo sentite lo stridore tra i due termini? Non è sufficiente per liquidare la faccenda?
E anche tutte queste egoistiche pretese sui sentimenti degli altri... ma davvero quando vostro fratello ha mal di testa vi sentite poco bene anche voi?
E' cruda certo ma vera: ognuno per sé e dio con tutti, se c'è.
E non è escluso il rispetto, anzi! Forse solo così possiamo esprimerci davvero