A dire il vero no... Guardavo più il lato pratico...
Io sono favorevole ad una scelta del genere, deve essere permesso ad una persona di rinunciare alle sofferenze che la vita gli comporta, se lui lo ritiene opportuno. D'altra parte, è anche vero che bisogna pur valutare la cosa.. Vero è che non si può sapere quanto, ad esempio, una pena d'amore non corrisposto possa influire negativamente sulla vita di un individuo. Ma è anche vero che è troppo "futile" come ragione.. Prendere una cosa del genere con troppa leggerezza, può essere permesso a chi vuole prendere la decisione di usufruire del trattamento, ma non a chi lo legittima. Io non ho idea di come si potrebbe fare, non riesco a dare risposta alle mie domande.. Dare canoni a fattori umani è impossibile, ed è contro i miei principi.
Innanzitutto, il voto per quanto importante ha un peso ben diverso, decide sulla TUA (e sua, e di tutti) vita in maniera molto più "leggera".
Per il fatto che "nella convinzione farebbe comunque", sono d'accordo. Ma anche qui, è ben diverso il fatto che lo faccia da solo (cosa che gli è permessa in quanto ognuno di noi è un essere libero di agire su te stesso) e il fatto che gli venga praticato da un terzo (non per un fattore di coscienza o altro, ma perché si deve decidere se permettere o meno).
Non è tanto del problema del "peso" che ha chi esegue l'operazione, quanto più di chi deve decidere il come.. Non è una stupidaggine, si parla di una vita umana.
Ed è proprio qui l'intoppo.
Pure io.
Ultima modifica di streetTux; 01/12/2011 alle 12:19 Motivo: UnionePost automatica
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anch'io penso ci sia più di un malinteso:
-intanto, per parlare della qualità della morte, e delle decisioni per condizionarla e di chi e come debba o non debba prenderle e su quali basi, sarebbe utile intendersi prima sul valore e la qualità della vita;
-poi, ma su questo credo potremmo dirci d'accordo tutti, del dolore di ognuno solo chi lo prova può dire in modo definitivo qualche parola circa la sua sopportabilità;
-infine tutte le reti emotive che legano o possono legare chi soffre e chi desidera continuare a vivere pur morendo e chi, condannato a vivere, preferirebbe farla finita dovremmo (?) avere il coraggio di ammettere che si tratta di sole "speranze" che saranno anche il sale della vita (?) ma, e qui parlo per me, se ci sono 2 cose di cui proprio non so che farmene queste sono
-SPERANZA e
-CONSOLAZIONE
P.S. non so se mai mi capiterà occasione più propizia per segnalare a chi non lo conoscesse e per rinnovare il piacere a chi già ne ha goduto un paio di pietre migliari dell'Hard Rock, famose soprattutto per essere state PROIBITE al commercio ed alla diffusione in pubblico perchè più d'uno si sarebbe suicidato anche "grazie" a queste canzoni:
-Sucide Solution
-The Ultimate Sin
entrambe dei Balck Sabbath
rip
Ultima modifica di Brandhauer; 01/12/2011 alle 14:42
...let me be who I am... & let me kick out the jams! Yeah...
WoW!
centro!
ma allora... di che stiamo parlando?
Per esempio: ma hai letto di quella "teoria" che avrebbe individuate delle costanti numeriche "a chiocciola" in tutto il... chiamiamolo creato, universo o come vuoi?
Pare che Matrix... sia vera!
Non siamo nemmeno sicuri di esistere (ricordi? cogito ergo sum... o no?)
Ultima modifica di Brandhauer; 01/12/2011 alle 15:05
...let me be who I am... & let me kick out the jams! Yeah...
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preso nota di clinica segnalata e ente svizzero.
e va bene.
Spostiamo l'asse, per un attimo sulla pena di morte:
-favorevoli, contrari, mezzi-mezzi ma alla fine sul dogma
SENZA VITA NON CI PUO' ESSERE GIUSTIZIA
siamo tutti d'accordo.
Rimettiamo a posto l'asse:
quanto vale una vita?
ma che domanda? 1 vita vale 1 vita! ed è tale, il valore, solo per chi la vive.
Chi ci accampa diritti, anche "a ragione", non è che un usurpatore.
Tutto il resto è educazione o cultura, se preferite, io sì, contaminazione.
...let me be who I am... & let me kick out the jams! Yeah...