
Originariamente Scritto da
umbert0
scusate se mi re-inserisco nuovamente nella discussione .....però
perchè dobbiamo associare sempre il concetto di morte a :diritti/doveri, responsabilità, dolore, depressione /malattie , egoismo, retaggi culturali...ecc ecc.
Su un forum di finanza, in particolare su un 3d dal titolo "Vivere di rendita" si discuteva di quale fosse una metodologia di calcolo valida per determinare quale fosse l'ammontare di una rendita per permettere a una coppia 50enne di smettere di lavorare.
La premessa di questa coppia era che:
1) scoppiavano dalla voglia di vivere
2) volevano giocarsi i loro ultimi 30 anni di vita alla grande
3)
non avevano minimamente voglia di finire a 80 anni in ospedale. Lucidamente e serenamente avevano già prefissato che la loro vita sarebbe finità li, quando sarebbero venute meno certe condizioni. Cioè avevano già chiaro che sarebbe venuto un momento (chiaramente non dettato dall'età ma dalla loro condizione fisica/mentale) in cui avrebbero tolto il disturbo "artificialmente".
E quindi la morte era messa in relazione alla scadenza dei titoli, all'inflazione, btp/btpi, curva dei rendimenti, euribor + spread ecc. ecc.
Lo trovare scandaloso????
Io no anzi....ne ho discusso subito con mia moglie.
Cioè non stiamo tutti caricando troppo di significato il concetto di morte. E se fosse tutto terribilmente + semplice??
Lunga vita a tutti
