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Risultati da 291 a 300 di 315

Discussione: Suicidio Assistito

  1. #291
    TCP Rider L'avatar di Brandhauer
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    Ecco, la dignità nella Morte.

    Certo ha una sua epicità, il morire:
    -nell'era fascista veniva considerato basilare "morire dignitosamente" ma l'ottica era quella di lasciare il segno anche solo morendo, purchè fosse

    -un mio vicino di casa è morto d'infarto, cagando: 'zzi sua, ha lasciato un segno indelebile, i suoi eredi, a distanza di molti anni, ancora non posso dire d'avere la colite quando l'hanno.

    Continuiamo a girare intorno allo stesso punto interrogativo: ma saranno un segno lasciato le Piramidi? e che sappiamo di chi le ha innalzate? eh? No, nemmeno di come sono morti.
    ...let me be who I am... & let me kick out the jams! Yeah...

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  3. #292
    TCP Rider
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    bonneville nerissima - come l'umore perenne della proprietaria -
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    dignitas! ecco come si chiamava quella che avevo visto della svizzera.. DIGNITAS!
    BRAND me l'hai fatta tornare in mente...

    mi ricordo che c'ho pensato... e ho pensato all'ilarità della cosa... vado a suicidarmi in un posto che si chiama dignitas...
    almeno un tempo si diceva che il suicidio era un atto vile... no scusa, era un atto da deboli....

    trovo che sia ancora vero.. il suicidio è da deboli, da chi non riesce a sopportare l'idea di dover soffrire fisicamente, da chi non riesce ad uscire da una sofferenza psicologica, da chi non riesce a vivere in questo mondo, non riesce a superare certi ostacoli, certi problemi...da chi è semplicemente troppo sensibile (e quindi debole) per riuscire a sopportare le brutture che vede... o semplicemente è cieco alle bellezze o forse ancora mettendo su di una bilancia tutto per lui pesa di più il negativo....

    il suicidio è da deboli a mio parere.... d'altronde per me lo è anche la religione...
    ma non capisco una cosa, perchè non aiutare queste persone deboli? se così stanno così male perchè non aiutarli a fare l'unica cosa che li smuove?

    non c'è dignitas nel suicidio... può esserci nella morte, ma non nel suicidio...

  4. #293
    TCP Rider Senior L'avatar di 357magnum
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    Citazione Originariamente Scritto da Luigi Visualizza Messaggio
    già...............ma per rientrare nel ciclo della vita bisognerebbe tornare a farsi seppellire nella nuda terra e non in una casse di zinco.......o farsi cremare............ma il vescovo non vuole
    Veramente è dal 1963 che la cremazione è ammessa dalla Chiesa Cattolica,
    "La Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi." Fonte: Catechismo della Chiesa Cattolica-http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm


    Ma a parte questa piccola digressione......
    Sul suicidio , non essendo io credente, sono anche d'accordo.
    Come ho scritto all'inizio è il coinvolgere dei terzi nella propria morte che mi lascia perplesso.
    Ritengo che si abbia il diritto di terminare la propria vita quando questa diventa insopportabile, sarà forse anche da deboli, ma si ha il diritto anche di esserlo. Non importa perchè sia insopportabile, depressione (che è una malattia) o altro stato clinico.
    Un pò diverso è chidere ad un terzo di ucciderci..... nel nostro odinamento penale l'omicidio del consenziente è un reato a sè stante. Ma non è questo il problema, che non è tanto di natura giuridica quanto morale. Se sia giusto o meno trasformare il prossimo in un omicida oppure no.
    E' pur vero che in strutture sanitarie chi opera questo tipo di cose è preparato e volontariamente cosciente di cosa sta facendo. Cosa molto diversa dall'improvvisato che si trova a dover fronteggiare la richiesta di un coniuge, di un figlio, o di un amico.....
    Ma non saprei.... questo del coinvolgimento di terzi è una cosa che mi lasci perplesso....
    Ma sulla legittimità morale di terminare la propria vita non ho dubbi.
    E' una scleta non facile, ma talvolta meno penosa che vivere.... e qualche volta anche una scappatoia (ma mai facile...l'istinto a vivere è potente....serve tanta disperazione)

    Quel che non credo sia molto reale (anche se legittimo) è la pianificazione a distanza di tempo. I coniugi che pensano di "terminarsi" a 80 anni...li trovo molto sprovveduti. Non sanno adesso a 50 come stranno a 80 e cosa penseranno allora, tagliarsi i ponti alle spalle non è mai una cosa saggia......
    Mia madre diceva che non voleva morire da vecchia e rugosa.... a 62 anni se n'è andata di cancro al pancreas..ma qualche tempo prima di morire (non ne aveva nessuna voglia) quando faceva ancora devastanti cure chemioterapiche, mi disse: "Sai Giorgè...se mi dicessero che si ferma qui, che non si peggiora ulteriormente...io ci starei. Anche a vomitare 4 volte al giorno tutti i giorni, anche a star così male....sai in fondo ci si abitua a tutto!...." E' stata un grande grossa lezione......

  5. #294
    TCP Rider
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    bonneville nerissima - come l'umore perenne della proprietaria -
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    Citazione Originariamente Scritto da 357magnum Visualizza Messaggio
    Veramente è dal 1963 che la cremazione è ammessa dalla Chiesa Cattolica,
    "La Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi." Fonte: Catechismo della Chiesa Cattolica-http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm

    ......
    ho capito ma qui cambiano idea troppo spesso eh...
    la resurrezione dei corpi mo' come avverrà? un po' di sputo e si riplasma la cenere???!!!
    boh, comincio a essere confusa.... con sti cambiamenti di rotta (1963, rapportato agli anni della chiesa mi pare una data abbastanza recente).. mi è stata pure sospesa la serie walkin' dead o come diavolo si chiamava.. che mi pareva più credibile della resurrezione dei corpi e del dio cristiano...

    a parte ciò aspetto con impazienza il cambio di rotta sui profilattici....

  6. #295
    TCP Rider Senior L'avatar di natan
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    Citazione Originariamente Scritto da 357magnum Visualizza Messaggio
    Veramente è dal 1963 che la cremazione è ammessa dalla Chiesa Cattolica,
    "La Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi." Fonte: Catechismo della Chiesa Cattolica-http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm
    l'ho sempre pensato che le nuove tecnologie fanno fare progressi in tutti i campi ... anche in quello della resurrezione ...
    Le verre est un liquide lent

  7. #296
    TCP Rider Senior L'avatar di 357magnum
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    Citazione Originariamente Scritto da Le_Loup Visualizza Messaggio
    ho capito ma qui cambiano idea troppo spesso eh...
    la resurrezione dei corpi mo' come avverrà? un po' di sputo e si riplasma la cenere???!!!
    boh, comincio a essere confusa....
    "Memento homo, quia pulveris eris et in pulverem reverteris."

    Lo dicono da 2000 anni
    Puoi anche fare del sarcasmo....ma chi ha scritto che la Chiesa non permette ha scritto una sciocchezza.
    50 anni sono pochi in relazione alla vita della Chiesa ma molti in relazione alle evoluzioni della società.
    50 anni fa si facevano cremare in molto pochi...

    Citazione Originariamente Scritto da natan Visualizza Messaggio
    l'ho sempre pensato che le nuove tecnologie fanno fare progressi in tutti i campi ... anche in quello della resurrezione ...
    molto spiritoso...
    Ma un pò irriguardoso verso chi ci crede, non trovi?
    Ultima modifica di 357magnum; 15/12/2011 alle 15:49 Motivo: UnionePost automatica

  8. #297
    TCP Rider L'avatar di schulz82
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    Citazione Originariamente Scritto da MissTiger Visualizza Messaggio
    Il suicidio assistito per depressione? no, non sono d'accordo.
    Il suicidio assistito per evitare dolore e sofferenze e quant'altro quando ormai non c'è più niente da fare? si, sono d'accordo

  9. #298
    TCP Rider L'avatar di gpalmi
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    Citazione Originariamente Scritto da Le_Loup Visualizza Messaggio
    dignitas! ecco come si chiamava quella che avevo visto della svizzera.. DIGNITAS!
    BRAND me l'hai fatta tornare in mente...

    mi ricordo che c'ho pensato... e ho pensato all'ilarità della cosa... vado a suicidarmi in un posto che si chiama dignitas...
    almeno un tempo si diceva che il suicidio era un atto vile... no scusa, era un atto da deboli....

    trovo che sia ancora vero.. il suicidio è da deboli, da chi non riesce a sopportare l'idea di dover soffrire fisicamente, da chi non riesce ad uscire da una sofferenza psicologica, da chi non riesce a vivere in questo mondo, non riesce a superare certi ostacoli, certi problemi...da chi è semplicemente troppo sensibile (e quindi debole) per riuscire a sopportare le brutture che vede... o semplicemente è cieco alle bellezze o forse ancora mettendo su di una bilancia tutto per lui pesa di più il negativo....

    il suicidio è da deboli a mio parere.... d'altronde per me lo è anche la religione...
    ma non capisco una cosa, perchè non aiutare queste persone deboli? se così stanno così male perchè non aiutarli a fare l'unica cosa che li smuove?

    non c'è dignitas nel suicidio... può esserci nella morte, ma non nel suicidio...
    mi sembra di capire che secondo te questa "debolezza" sia un "limite". io proverei a vedere l' altra faccia della medaglia...c'è chi per debolezza si ubriaca o si fa le pere e quant' altro. chi decide il suicidio assistito dimostra di aver preso una decisione, non una fuga, ma una soluzione definitiva...e credo che per farlo ci vogliano i "coglioni" ( e questo si scontra un pochino con l' essere deboli). nel caso di suicidi improvvisi la penso come te, una fuga da tutto. ma chi decide il suicidio assistito sa che non può combattere perchè ha già perso in partenza e si rassegna, credo anche a malincuore.
    ma è solo una mia idea...
    per quanto riguarda la religione...lo trovo un pò ardito come concetto, ma comunque interessante (io stesso non ho le idee ben chiare, in proposito).

  10. #299
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    Citazione Originariamente Scritto da gpalmi Visualizza Messaggio
    mi sembra di capire che secondo te questa "debolezza" sia un "limite". io proverei a vedere l' altra faccia della medaglia...c'è chi per debolezza si ubriaca o si fa le pere e quant' altro. chi decide il suicidio assistito dimostra di aver preso una decisione, non una fuga, ma una soluzione definitiva...e credo che per farlo ci vogliano i "coglioni" ( e questo si scontra un pochino con l' essere deboli). nel caso di suicidi improvvisi la penso come te, una fuga da tutto. ma chi decide il suicidio assistito sa che non può combattere perchè ha già perso in partenza e si rassegna, credo anche a malincuore.
    ma è solo una mia idea...
    per quanto riguarda la religione...lo trovo un pò ardito come concetto, ma comunque interessante (io stesso non ho le idee ben chiare, in proposito).
    ogni debolezza è per forza un limite quindi sì anche questa debolezza per me è un limite.... e hai ragione, c'è chi si ubriaca per debolezza, chi si droga, chi crede in dio.... per me sono tutte debolezze...
    ed ognuno ha la sua....
    appena si usa il termine "debolezza" in genere si leva un coro di "no non è vero"... ma uno che non riesce più a vivere e decide per questa via (suicidio assistito piuttosto che suicidio...) è comunque un perdente in quel senso...
    mi spiace ma è così.... uno decide di porre fine alla propria vita perchè è incapace di gestirla, di sopportarla o di che altro... e questa è una debolezza...

    la penso al contrario di te sul suicidio assistito e su quello che tu definisci "improvvisato"... intendo che uno ad esempio che decide di uccidersi e si taglia le vene piuttosto che si spara un colpo in testa piuttosto che si butta giù da un ponte o che come virginia woolf si mette delle pietre in tasca e si affoga è debole perchè non riesce a sopportare la vita.. ma almeno (e non è un "almeno" di giudizio si badi bene) ha il coraggio di farlo....
    ci vuole o molto coraggio o molta disperazione (tale da farti venire il coraggio, tale da non farti pensare alla sofferenza fisica che puoi provare in quel momento) per premere il grilletto (e se sbaglio? e se caso vuole che non muoio oppure non muoio subito e mi faccio ore di agonia come il giovane Werther?) per impiccarsi (quando impiego a morire? cosa sentirò? per quanto lo sentirò?) o per far altro...

    ce ne vuole di meno per prendere delle gocce misurate da uno staff creato apposta per quello, addormentarsi senza dolore e non risvegliarsi più

    non vorrei che mi fraintendessi, sto solo cercando di essere sincera senza buonismi e senza emozioni... ma capisci che è ben diversa la situazione...?

    per quello ho messo tra parentesi "improvvisi".... perchè non tutti quelli che non vanno in cliniche come la dignitas sono frutto di uno sconforto momentaneo.... molti sono la conclusione di pensieri durati anche anni.... la differenza per me è quella che ho spiegato sopra.... nel suicidio assistito sei appunto assistito.. è più facile e più comodo.... nel suicidio vero e proprio, ovvero il fai da te si è così disperati che non si ha tempo da perdere in informazioni, burocrazia etc.... se dopo tot anni non ce la facessi più e decidessi di suicidarmi il pensare di dover contattare la clinica aspettare un appuntamento, il pensare di doverli convincerle etc etc mi butterebbe ancora più nello sconforto... quando decido che non posso più resistere voglio fare prima possibile.. e prenderei in considerazione cliniche come la dignitas solo se non avessi possibilità di farlo subito o non avessi abbastanza coraggio per farlo da me....

    per quanto riguarda la religione questo è quello che penso ma credo che se si analizzino i fatti si potrebbe arrivare alla mia stessa conclusione.... non parlo ovviamente del solo cristianesimo, del cattolicesimo, delle altre religioni ancora, diciamo, "attuali".. parlo di tutte le religioni, da quelle legate di più alla natura a quelle politeiste fino a quelle più nuove (come scienthology)... dai tempi dei tempi l'uomo ha creato un'entità per rispondere alle domande che non riusciva a risolvere (o più entità)... non a caso man a mano che le risposte venivano (ad esempio dalle scoperte scientifiche piuttosto che da quelle astrologiche) quelle "religiose" cedevano....la chiesa cattolica ad esempio si nasconde ora dietro alla comoda "ma erano metafore"....

    l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, il pensare di essere frutto del caso, di cessare totalmente dopo la morte "terrena" fa paura....(si spiegano anche le molte conversioni in punto di morte)
    a mio parere, e prego di non bannarmi perchè esprimo UNA MIA IDEA, i credenti o sono stupidi o sono deboli... e per me la maggior parte (spero almeno) è quella debole...

    però vorrei che si smettesse di avere una sorta di moto di "repulsione" quando si legge che una persona pensa che l'altra abbia una debolezza... ci tengo a precisare che non credo esista una persona almeno priva di debolezze.... ognuno ha le sue (molti hanno le stesse)...
    personalmente non ho la debolezza del dover credere in un qualcosa di divino ma ne ho altre (di cui mi vergogno, perchè non mi fa piacere mai scoprirmi debole su qualcosa)... quando tutto va male molti ad esempio si danno alla religione mentre io penso che mi darei più alla citata altra debolezza (ovvero al suicidio) ... ognuno fa quel che meglio crede per cercare di lenire il dolore o lo sconforto.... non credo sia una colpa finchè non intacca gli altri....

    non sto andando off topic, perchè credo sia una mancanza non parlare della questione religiosa in un topic che parla di suicidio come questo....

    credo e spero di non aver offeso nessuno.. ma questo è quello che penso

  11. #300
    TCP Rider L'avatar di gpalmi
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    Citazione Originariamente Scritto da Le_Loup Visualizza Messaggio
    ogni debolezza è per forza un limite quindi sì anche questa debolezza per me è un limite.... e hai ragione, c'è chi si ubriaca per debolezza, chi si droga, chi crede in dio.... per me sono tutte debolezze...
    ed ognuno ha la sua....
    appena si usa il termine "debolezza" in genere si leva un coro di "no non è vero"... ma uno che non riesce più a vivere e decide per questa via (suicidio assistito piuttosto che suicidio...) è comunque un perdente in quel senso...
    mi spiace ma è così.... uno decide di porre fine alla propria vita perchè è incapace di gestirla, di sopportarla o di che altro... e questa è una debolezza...

    la penso al contrario di te sul suicidio assistito e su quello che tu definisci "improvvisato"... intendo che uno ad esempio che decide di uccidersi e si taglia le vene piuttosto che si spara un colpo in testa piuttosto che si butta giù da un ponte o che come virginia woolf si mette delle pietre in tasca e si affoga è debole perchè non riesce a sopportare la vita.. ma almeno (e non è un "almeno" di giudizio si badi bene) ha il coraggio di farlo....
    ci vuole o molto coraggio o molta disperazione (tale da farti venire il coraggio, tale da non farti pensare alla sofferenza fisica che puoi provare in quel momento) per premere il grilletto (e se sbaglio? e se caso vuole che non muoio oppure non muoio subito e mi faccio ore di agonia come il giovane Werther?) per impiccarsi (quando impiego a morire? cosa sentirò? per quanto lo sentirò?) o per far altro...

    ce ne vuole di meno per prendere delle gocce misurate da uno staff creato apposta per quello, addormentarsi senza dolore e non risvegliarsi più

    non vorrei che mi fraintendessi, sto solo cercando di essere sincera senza buonismi e senza emozioni... ma capisci che è ben diversa la situazione...?

    per quello ho messo tra parentesi "improvvisi".... perchè non tutti quelli che non vanno in cliniche come la dignitas sono frutto di uno sconforto momentaneo.... molti sono la conclusione di pensieri durati anche anni.... la differenza per me è quella che ho spiegato sopra.... nel suicidio assistito sei appunto assistito.. è più facile e più comodo.... nel suicidio vero e proprio, ovvero il fai da te si è così disperati che non si ha tempo da perdere in informazioni, burocrazia etc.... se dopo tot anni non ce la facessi più e decidessi di suicidarmi il pensare di dover contattare la clinica aspettare un appuntamento, il pensare di doverli convincerle etc etc mi butterebbe ancora più nello sconforto... quando decido che non posso più resistere voglio fare prima possibile.. e prenderei in considerazione cliniche come la dignitas solo se non avessi possibilità di farlo subito o non avessi abbastanza coraggio per farlo da me....

    per quanto riguarda la religione questo è quello che penso ma credo che se si analizzino i fatti si potrebbe arrivare alla mia stessa conclusione.... non parlo ovviamente del solo cristianesimo, del cattolicesimo, delle altre religioni ancora, diciamo, "attuali".. parlo di tutte le religioni, da quelle legate di più alla natura a quelle politeiste fino a quelle più nuove (come scienthology)... dai tempi dei tempi l'uomo ha creato un'entità per rispondere alle domande che non riusciva a risolvere (o più entità)... non a caso man a mano che le risposte venivano (ad esempio dalle scoperte scientifiche piuttosto che da quelle astrologiche) quelle "religiose" cedevano....la chiesa cattolica ad esempio si nasconde ora dietro alla comoda "ma erano metafore"....

    l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, il pensare di essere frutto del caso, di cessare totalmente dopo la morte "terrena" fa paura....(si spiegano anche le molte conversioni in punto di morte)
    a mio parere, e prego di non bannarmi perchè esprimo UNA MIA IDEA, i credenti o sono stupidi o sono deboli... e per me la maggior parte (spero almeno) è quella debole...

    però vorrei che si smettesse di avere una sorta di moto di "repulsione" quando si legge che una persona pensa che l'altra abbia una debolezza... ci tengo a precisare che non credo esista una persona almeno priva di debolezze.... ognuno ha le sue (molti hanno le stesse)...
    personalmente non ho la debolezza del dover credere in un qualcosa di divino ma ne ho altre (di cui mi vergogno, perchè non mi fa piacere mai scoprirmi debole su qualcosa)... quando tutto va male molti ad esempio si danno alla religione mentre io penso che mi darei più alla citata altra debolezza (ovvero al suicidio) ... ognuno fa quel che meglio crede per cercare di lenire il dolore o lo sconforto.... non credo sia una colpa finchè non intacca gli altri....

    non sto andando off topic, perchè credo sia una mancanza non parlare della questione religiosa in un topic che parla di suicidio come questo....

    credo e spero di non aver offeso nessuno.. ma questo è quello che penso
    nessun offesa....come ti dicevo su molte cose non ho le idee ben chiare, però di una cosa sono certo: un uomo deve sempre essere disposto a mettersi in discussione, e a volte l' essere "assolutista" diventa sì, un limite. personalmente non condivido il fanatismo religioso, ma rispetto chi invece si riconosce in un "credo", per le sue varie ragioni (anche fosse solo per disperazione, credo sia una ragione più che valida e degna di rispetto). tuttavia ritengo la tua riflessione davvero interessante, anche se un pò estrema e a volte molto personale, forse sarebbe meglio una riflessione a largo raggio senza arrivare a conclusioni drastiche e affrettate, dipende anche dal nostro vissuto, dalle nostre esperienze di vita, farsi delle convinzioni. preferisco non avere risposte certe su argomenti come questo (la vita e la morte, e le nostre paure che ne conseguono),. non per paura, ma perchè la vita (fosse anche squallida) mi ha insegnato a non dire "Mai", le cose, anche nostro malgrado possono sempre cambiare, anche il nostro modo di pensare. anche se a volte non lo accettiamo perchè ci sembra sintomo di debolezza.
    un caro saluto...

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