
Originariamente Scritto da
357magnum
Ammetto di aver commesso alcuni errori nell'esporre le mie tesi, tu e prima kitesvara74 me l'aveta fatto notar,e e di quegli errori faccio ammenda,
Al dilà dell'errore specifico sul caso Mills che aveva già subito due gradi di giudizio di cui uno ritenuto non valido dalla Cassazione perchè il reato era prescritto, c'è però da notare che pur non essendo (contrariamente a quanto ho affermato all'inizio, e chiedo scusa per l'errore ) la prescrizione una assoluziione non può neppure affermarsi quanto sotto sostiene Mister 51
Non è compito della difesa dimostrare l'innocenza dell'imputato , ma bensì è l'accusa che deve dimostrare al dilà di ogni ragionevole dubbio che l'imputato è colpevole. Le tattiche dilatorie sono regolamentate dal Codice di Procedura Penale e non dall'arbitrio degli avvocati difensori. Ora, il PM che voglia far prevalere le sue tesi deve (ribadisco deve) tenere conto , se sa fare il suo mestiere anche delle tattiche dilatorie(legittime) della parte avversa.
Queste sono le regole del gioco.Altrimenti è un PM incapace oppure ha deboli elementi in mano.
E tornando alla prescrizione in generale è inaccettabile che sentenze di prescrizione siano scritte come sentenze di condanna (cosa che avviene molto di frequente). I fatti non sono provati poichè non si è svolto il processo.
La cosa strana del caso Mills è che il fisco ingese ha accertato l'esatto contrario di quanto sostengono i nostri magistrati (in caso contrario Mills forse non avrebbe dovuto pagare le tasse che ha poi pagato)..