Non credo che un sistema pensionistico possa basarsi solo ed esclusivamente su calcoli matematici. Questo signore, per la matematica, percepirà certamente quanto gli spetta, ma a me pare comunque ingiusto. Ma insomma, capisco la brama di ricchezza del singolo, l'avrei io per primo, io per primo non rinuncerei a questo diritto. Detto questo, uno Stato non dovrebbe pensare anche ad equilibrare un poco (un poco) le cose? A lui spetta così tanto, quindi evidentemente chi prende 500 euro al mese di pensione avrà versato poco e quindi che non rompa tanto le palle, poteva lavorare di più o meglio prima. Non mi pare il ragionamento di chi deve gestire uno Stato, mi pare il ragionamento di un freddo computer.