oltre all'ici, sarebbe il caso che le opere religiose (fiscalmente costituite come onlus) pagassero l'Iva per le attività che fuoriescono dal loro oggetto sociale. per scalvalcare l'ostacolo, queste onlus inseriscono come oggetto socciale "la raccolta di fondi da destinare alle opere pie". però, quando si organizzano incontri religiosi, qualcuno mi ha detto che fanno pagare anche i panini. a caro prezzo. senza versare poi alcun centesimo di iva.
è come per le cooperative non a scopo di lucro che vengono costituite per non pagare i contributi. a questo punto, tenuto conto del divieto di distibuire utile, gli amministratori cosa si inventano? una loro retribuzione alla stelle che azzera tutti gli utili.
ovviamente con questo mio sfogo non voglio offendere nè insinuare nulla.
preciso che tale discorso è generale.
ogni riferimento è puramente casuale.
(mi scuso sempre per gli errori)