2 venerdi scorsi sui navigli a milano c'era un sit-in no tav ( ovviamente bloccate strade etc , suppongo col supporto del nostro amato sindaco )..
ecco ora io mi chiedo, erano tutti valsusini?erano tutti indignati per l'esproprio delle proprie terre?
oppure forse erano sempre i soliti giovanotti radicalchic ( come mi piace definirirli, dato che tra i miei compagni di università/amici ce ne sono a decine ) della milano bene, figli di professionisti, che per passare il tempo prendono a cuore le cause più disparate pur di far casino?
n un paese democratico non si possono fermare i lavori di un'opera pubblica e internazionale per il malcontento di qualche migliaia di persone...
si darebbe adito a possibili repliche.
e se domani i "padani" iniziassero a dire NO-BREBEMI?
e se dopodomani i toscani iniziassero ad auspicare la demolizione del tratto appenninico dell'autostrada?
poi io sono stato in valsusa, per carità bei posti, ma di valli cosi in italia ce ne sono a centinaia se non migliaia, non stiamo parlando di un ponte di 4km alla maddalena o di una centrale nucleare nel parco del gran paradiso, ma di una linea ferroviaria in una semplice vallata come ce ne sono migliaia in italia...







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