"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
Ti quoto su tutta la linea.
Per ora, parole di elogio - e quasi stupore - per il loro ritorno
su parte della più autorevole stampa indiana.
Marò, ripresa la routine: firma in commissariato - Mondo - ANSA.it
Poi, speriamo in un processo imparziale, e nulla di più.
io mi chiedo se sia possibile parlare di patriottismo in questo caso
questi 2 militari , stavano facendo servizio su una nave civile perchè si è deciso tempo fa
che i soldati debbano difendere dei privati
io questo non lo trovo giusto , se la nave è di proprieta di un civile sta a lui difendersi
assumendo dei mercenari , non puo lo stato mettere "la faccia" e le armi al servizio di
un privato
chissa dove ha sede poi la società
Ecco, qui hai proprio ragione!!
È assurdo che si sia permesso, o meglio ordinato, a dei militari di fare i mercenari..
Avrei capito la presenza di una Nave Militare per difendere gli interessi economici Italiani nell'area ( le navi mercantili).. come peraltro già accade al largo della Somalia mi pare sempre per pirateria..