
Originariamente Scritto da
Ary675
e pensare che non ho nemmeno una botta...e forse questo fatto mi fa stare ancora peggio. Ha sofferto solo lei.
Ma quello che non digerisco è che non ho fatto 1 errore, ma 3, di fila in un secondo, da demente.
Stavamo scendendo dalla Val di Cembra, finalmente dopo km e km di strade sporche e bagnate troviamo il versante completamente al sole, strade larghe, asciutte e abbastanza pulite, e curve su curve, di raggio ampio, le mie preferite.
Procediamo a buon ritmo, nulla di spavaldo o incosciente, la strada è veramente bella e la voglia di sfiorare l'asfalto con lei è tanta. Le curve si susseguono e nonostante fosse la prima volta che la facevo mi sembrava di conoscerla a memoria.
Dopo una decina di curve ne vedo una bellissima sotto di me, verso sx, non cieca, lunghissima, con un ponticello in mezzo, tutta da fare in appoggio, non vedo l'ora di metterci le gomme sopra.
Inizio ad impostarla e sale quella gioia mista ad adrenalina che solo lei riesce a regalarmi, la percorro a centro corsia, tutto procede come sempre, esco dal ponticello e vedo la curva che continua e un bivio con una stradina dritta e un marciapiade a dividere le strade con un guardrail sopra. Dovevo solo fare finta di niente, mantenere la piega standard, niente di straordinario, ma in quell'istante il cervello mi dice di alzarmi e frenare e io gli do ascolto, non chiedetemi perchè, non lo so nemmeno io.
Dal centro corsia inevitabilmente passo verso l'esterno, inizio a frenare, la velocità non era elevata ed ero convinto di potermi fermare prima di quel marciapiede, quando pensadoci meglio avrei potuto continuare la corsa nella stradina dritta, sarebbe stato facilissimo.
Il tutto ovviamente si gioca in decimi di secondo, pinzando sento che sotto le ruote qualcosa non va, c'era del ghiaino sull'asfalto. Subito dopo il manubrio mi scivola dalle mani, l'anteriore è partito, io perdo il controllo e la moto si appoggia sul finco sinistro sopra alla mia gamba.
Qualche istante dopo il rumore della plastica in frantumi.