Bon sarebbero due cose diverse tra loro ma acco(r)ppiamolese non altro perché sono due tasse, di cui una ben sappiamo da prima tolta dal governo Prodi ai proprietari di 1° casa con reddito basso in seguito, senza distinguo alcuno, dal governo Berlusconi, il famoso ICI ora divenuto IMU. Cambierà solo il nome non il principio ed il metodo di tassazione, il principio è quello che il proprietaro di un'abitazione versi al Comune dove questo insista una quota annuale parametrata alla tipologia e metratura dell'immobile perché il Comune abbia i fondi per provvedere ai servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso viale e della rete dei servizi. La rendita catastale è un ipotetico valore dell'immobile distante, in base agli aggiornamenti del catasto, anche fino all' 80% dal valore di mercato dello stesso, in base al quale il comune ha facoltà di richiedere oltre l'aliquota minima prevista del 4% 1o 2 punti di "spread". Esempio su Roma acquisto prima casa di 100mq a 5.000€ mq, totale 500.000€ supposto nessuno ce ne paghi una parte a nostra insaputa.., pagheremo il 4% di iva agevolata in quanto prima casa, le necessarie registrazioni, il notaio per l'atto ed il rogito etc. etc. supponiamo il valore per il catasto sia di 100.000€ il 5 x mille che pare sia l'aliquota IMU per i romani 4% minimo d'imposta centrale più addizionale comunale dell'1% vengono fuori i 500€ citati in precedenza.
Il bollo auto, ancora comprensibile come tassa di circolazione di un bene mobile registrato è del tutto priva di logicità Imho da quando è divenuta di possesso in quanto se un bene circolante non circoli.. e sia rimessato in luogo privato ove già insistano tasse è praricamente tassato due volte e mentre in Europa è largamente diffuso l'imposta sull'immobile con importi a salire per prima/seconda etc. etc abitazione posseduta il bollo auto o tassa di circolazione non è altrettanto diffuso e vede l'Italia interpretare l'imposta nel modo più severo per le tasche dei suoi automobilisti e motociclisti.







se non altro perché sono due tasse, di cui una ben sappiamo da prima tolta dal governo Prodi ai proprietari di 1° casa con reddito basso in seguito, senza distinguo alcuno, dal governo Berlusconi, il famoso ICI ora divenuto IMU. Cambierà solo il nome non il principio ed il metodo di tassazione, il principio è quello che il proprietaro di un'abitazione versi al Comune dove questo insista una quota annuale parametrata alla tipologia e metratura dell'immobile perché il Comune abbia i fondi per provvedere ai servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso viale e della rete dei servizi. La rendita catastale è un ipotetico valore dell'immobile distante, in base agli aggiornamenti del catasto, anche fino all' 80% dal valore di mercato dello stesso, in base al quale il comune ha facoltà di richiedere oltre l'aliquota minima prevista del 4% 1o 2 punti di "spread". Esempio su Roma acquisto prima casa di 100mq a 5.000€ mq, totale 500.000€ supposto nessuno ce ne paghi una parte a nostra insaputa.., pagheremo il 4% di iva agevolata in quanto prima casa, le necessarie registrazioni, il notaio per l'atto ed il rogito etc. etc. supponiamo il valore per il catasto sia di 100.000€ il 5 x mille che pare sia l'aliquota IMU per i romani 4% minimo d'imposta centrale più addizionale comunale dell'1% vengono fuori i 500€ citati in precedenza.
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