
Originariamente Scritto da
natan
Non so chi sia e se .... sicuramente niente di nuovo ma ........
“L’ira di Napolitano”
Sapesse quanto siamo incazzati noi, caro Presidente (di Massimo Pittarello)
Pubblicato il 15 aprile 2012
Caro Presidente,
ma dove sta la dignità di essere italiano? Inveisca pure contro gli evasori “speculatori accecati dal calcolo individuale”. Sappia solo che è troppo tardi. Può provare a riportare un codice etico nei comportamenti degli italiani, se lo ritiene opportuno, ma sappia che è troppo tardi. Può anche narrare di “cittadini in preda a comportamenti particolarmente asociali di aperto disprezzo verso l’interesse generale”, sappia solo che è troppo tardi. Piuttosto, lo Stato italiano, che lei guida e rappresenta, cosa fa?
Caro Presidente, le sue esternazioni sono arrivate durante gli stati generali della Protezione Civile: quella che faceva affari con la “cricca” di Diego Anemone, che sperperava e intascava miliardi e che la notte del terremoto de L’Aquila se la rideva di gioia. La stessa che a breve potrebbe costare 5 centesimi di euro a litro di benzina. A noi, caro Presidente, la benzina serve per andare a lavorare, tutti i giorni. E proprio da quel palco viene a farci la lezione su “imprenditori che speculano, calpestando l’ambiente e la tutela del territorio”. Lo Stato che lei guida e rappresenta, invece, cosa fa?
Caro Presidente, guardi bene in faccia alla realtà. Qui, se si dovesse pagare tutto quanto lo Stato chiede, si farebbe prima a suicidarsi. E in molti lo stanno già facendo. Altro che vergognarsi di essere italiani perché non si pagano le tasse. Sono altri i motivi per cui vergognarsi di essere italiani.
Caro Presidente, lei è stato un grande politico, e probabilmente anche uno dei migliori inquilini del Quirinale. Ora però, che sta per scadere il suo mandato, ora che sono aumentate le tasse e l’economia è in recessione, basta coi facili moralismi e i richiami all’etica e alla moralità pubblica dei cittadini. Quale moralità c’è nel pagare tasse che strozzano consumi, speranze e felicità e che vanno a finanziare questa classe dirigente,negligente, corrotta e incapace?
Caro Presidente, Lei ha coraggio. Dica le cose come stanno. Prima di andare via. Prima di lasciare. Dopo aver inveito contro chi non paga le tasse, per favore, inveisca contro chi coi soldi della tasse fa la bella vita, conquista e conserva potere, compra lauree che altrimenti non potrebbe ottenere, vive in appartamenti a sua insaputa, acquista ville sfarzose coi rimborsi elettorali, prende vitalizi e pensioni dopo aver lavorato solo qualche anno. Perché se la sua ira si scaglia in generale verso “tutti” gli evasori, alla fine gli italiani potrebbero anche scagliare la loro ira verso “tutti” i politici.
Cordialmente,
Massimo Pittarello