..poi la persona che mi innescava questa riflessione mi ha stupito nuovamente dimostrandomi che alcuni possano mutare il loro punto di vista, su cose anche non marginali, pur nel breve volgere di poche settimane.
Non ne sto facendo una questione di affidabilità o coerenza con l'intento di tranciare giudizi, non lo faccio non perché non ne voglia formulare ma perché al momento lo stupore prevale sul resto.
Da "semi adulto" ho ripensato alle mie posizioni politco/etiche e mi è costata, ed ancora mi costa, notti travagliate che se solo avessi saputo raccontarle sarei stato forse l'autore di un romanzo (il fasciocomunista) od un film (mio fratello è figlio unico)
Perché scrivo questo?
Non ve ne fregherà nulla lo stesso ma almeno ve la devo una conclusione ed una spiegazione:
Mi chiedo, dato che parlo di posizioni su aspetti non marginali, se quelle assunte in precedenza da questo personaggio, preso ad esempio solo perché autore della "giravolta" più eclatante, siano state quelle abbracciate con leggerezza e superficialità o se lo siano quest'ultime, il tutto per capire come e se vada aiutato, o meglio supportato, in questo percorso, chi tra gli amici, possa compiere cose simili.
Insomma vi chiederei di aiutarmi a riconoscere la falsità/superficialità/leggerezza e come e se indurre queste persone (quelle che vi/ci stanno a cuore) a riflettervi per non doversene pentire del tutto od almeno in parte di esserlo state.
Suggerimenti, dritte, metodi o magari "la cartina di tornasole"più che ben accetti
ma..
ci si piglia anche i che c@xx0 scrivi a ripijate" oppure i "fregatene" ed i "vivi e lascia vivere" o il sempiterno classicone "ma fatte 'n pacco de c@xxi tuoi", in caso.