Non conosco la linea ufficiale dell'istituzione chiesa in merito alla mafia, ma da cittadino di Palermo posso dirvi che l'impegno civile dei preti è molto più diffuso di quello che si può immaginare. Il cambio generazionale, anche per loro, oltre a ridurre drasticamente il numero dei preti ne ha però aumentato la "professionalità". Ormai non si vedono più in giro i vecchi preti con la tonaca unta e bisunta e anche abbastanza puzzolente. Quì a Palermo sono in prima linea nell'assistenza e integrazione degli extracomunitari. E non crediate che lo facciano per catturare le povere anime. Questi giovani hanno una spinta civile che è invidiabile. L'associazionismo è pressocché inesistente e loro costituiscono un punto d'appoggio importantissimo per le comunità straniere. Certo non lo fanno aggratis, ma sono consapevoli che fare un buon lavoro religioso dà i suoi frutti. Indirettamente ma li dà.

Quanto poi alla scelta del fratello di Impastato mi viene da pensare che, fino a prova contraria, la sua non sia stata una forma di speculazione per parlare del fratello defunto. Peppino Impastato non ne ha bisogno. E' una delle vittime della mafia al pari di tanti altri. Non gliene frega a nessuno che era definito un "sovversivo comunista". Quando si cade per mano mafiosa sono tutti eroi che meritano rispetto. Di sinistra di centro e di destra.
Non sò se è un credente o meno, non conosco il suo percorso spirituale, ammesso che ne abbia uno e neppure mi interessa. Dico però, che il fratello di Impastato, contrariamente a tanti familiari di illustri caduti per mafia - che a mio parere fanno rivoltare nella tomba i propri cari- , non ha mai speculato sull'immagine del fratello, non fà il politico, non si occupa di consulenze per la Regione, non è Assessore a qualcosa, non appare mai da nessuna parte. Da privato cittadino cerca di combattere il pensiero mafioso con ipochi strumenti che possiede. E' un semplicissimo edicolante libraio.
Quanto alla facilità di giudizio su un certo lassismo di noi siciliani sull'argomento mafia, sul fatto che non scendiamo la mattina e facciamo un culo così al primo mafioso che passa, direi che rientra in una facile retorica, nella - permettetemi di dirlo - vostra "ignoranza". Per vostra fortuna, aggiungerei.