PORT STEWART. Qui, in Irlanda, sulla costa del Mare del Nord nemmeno lui ci credeva di finire sul podio, anche se solo per un istante. Stefano Bonetti (ascola la sua intervista),Bergamasco di Castro, classe 1976, professione meccanico, infatti sul podio c’è stato solo il tempo che arrivasse la precisazione dei cronometristi: quinto!
Ma se il podio sarebbe stato il paradiso, quinto, per Stefano rimane lo stesso un sogno.
Jemes Hillier, Michael Rutter, Michael Dunlop, Guy Martin, Ian Lougher, Conor Cummins, William Dunlop, Adrian Archibald, John McGuinness, Bruce Anstey, Gary Johnson sono tutti piloti ufficiali e sono tutti campioni della specialità e sono tutti dietro di lui.
La Kawasaki Ninja 1000 ZX-10R di Bonetti, talmente privata che deve ancora finire di pagarla, scatta al via con il gruppo dei migliori. Il clima è avverso, si parte sul bagnato. La gara delle superstock è una delle più impegnative si tocca una velocità media di 110 miglia orarie (177 km/h).
Al primo giro forse per l’emozione o per controllare che tutto andasse bene si è piazzato in 11ª posizione, e il proposito di poter centrare un buon risultato si è fatto realtà.
Bonetti sull’asfalto bagnato ha iniziato ad aprire il gas con ottimi tempi, (4:52.558 il suo miglior tempo, il miglior terzo tempo assoluto), fino ad riuscire a raggiungere il gruppetto che combatteva per la seconda piazza.
Fino all’ultimo giro la seconda posizione era a portata di mano. La bagarre tra Lee Johnston ( Ducati 1199 Panigale ufficiale BSB), Cameron Donald, Ryan Farquhar, e il bergamasco è stata uno spettacolo che, viste le condizioni atmosferiche, le velocità e i pericoli di una gara stradale, verrebbe da definire eroico.
A metà dell’ultimo giro un sorpasso in staccata a Ryan Farquhar e Lee Johnston fanno accarezzare l’idea del terzo posto a Bonetti, ma un contatto con Cameron Donald e la velocità di punta della bicilindrica di Borgo Panigale, cancellano il sogno del podio e piazzano Stefano in 5ª posizione.
Quinto posto, ma primo italiano della storia a conquistare un risultato così importante a Port Stewart.
Il suo team è il vero segreto, insieme a tanto gas, del successo di Stefano: Marcello Bonetti ( l’immancabile fratello) , Gabriele Pezzotta ( Meccanico) e Stefan Baum ( Rappresentante della Pirelli).
Dopo la gara nel box c’erano molte strette di mano dei manager blasonati, quelli che nel portafoglio hanno i marchi importanti e le Case motociclistiche. Chissà che, incrociando le dita, non si realizzi il sogno di una moto ufficiale!