.............come da titolo, qui c'entra un portariviste, precisamente quello che tengo nel ces....ehm, in bagno sì, perchè io, quando sono in seduta plenaria, leggo o faccio cruciverba/sudoku.... Era veramente troppo pieno e facendo la cernita delle riviste da buttare, mi capita sotto agli occhi una copia di Superbike Italia di settembre 1999. la rivista era appena nata e c'era già l'elezione a Moto dell'anno. Queste le contendenti:
- Aprilia RSV1000
- Bimota SB8R
- Honda CBR600
- MV Agusta F4
- Suzuki GSX1300R Hayabusa
- Triumph Sprint ST
- Yamaha Yzf R6
- Yamaha Yzf R7 OW02
Ora, premetto che la Sprint non ha vinto ma nemmeno è arrivata ultima, vado a leggere i giudizi di questi baldi giovanotti sulla nostra tricilindrica:
- Presentazione: Tre cilindri, un'immensa e comodissima sella, che ci potrebbe stare una famiglia intera. La tre cilindri di Hinckley non può essere titolata come supersportiva, ma rientra comunque nel campo delle maxi moto.
- Cenni dall'articolo: La Triumph è una sport-tourer che non ha mai mancato di impressionare positivamente..........Nei nostri giretti da e verso Blighty la sella della Bimota era sempre l'ultima ad essere occupata e quella della Sprint la prima. Questo fatto da solo è testimone delle capacità della moto.......Abbiamo guidato la Triumph appena ne avevamo la possibilità......e nonostante avessimo caricato bagagli per un mese....è stata capace di girare costantemente al limite della zona rossa a 240 indicati. E' di gran lunga la moto che permette il turismo più rilassato, anche a queste velocità.........é stata capace di proteggere anche i più alti di noi dietro le sue dimensioni.........la sella è ben imbottita, braccia e gambe non sono assolutamente stressate e gli strumenti sono immediati da leggere. Insomma, un bel posto dove passare lunghi periodi di tempo............anche se tarata soffice di sospensioni per essere più comoda possibile..........non sfugge mai al controllo del pilota e non si scompone più del normale........piega anche abbastanza da fresare le pedane per strada senza dare l'impressione di essere sul punto di mollare..........facile da cavalcare a certi ritmi.............ha un motore traboccante di coppia, capace di far viaggiare veloci e rilassati ma anche di impennare e tirare tutte le marce fino alla zona rossa come le migliori sportive............telaio che porta pilota e bagagli come su un tappeto volante ma altrettanto facilmente capace di tenere la corda di una curva strisciando le pedane............tutti quelli che l'hanno guidata sul circuito di Val de Vienne sono rimasti piacevolmente soddisfatti...................sotto quella enorme carenatura c'è una moto agile e cattiva che cerca di liberarsi................l'impianto di iniezione elettronica è pressochè perfetto, il motore gira perfettamente fin dal minimo e i suoi impressionanti medi regimi si trasformano senza soluzione di continuità in grintosi alti, prima di colpire violentemente il muro del limitatore............sarà anche una moto grande e grossa, ma considerando il peso è stata una rivelazione. Composta in ogni punto del circuito, è capace di arrivare alla corda con i freni ancora azionati, rimane stabile nei trasferimenti di carico e sterza con stupefacente neutralità. Considerando la natura economica delle componenti montate, si può dire che la maneggevolezza della Triumph dovrebbe far vergognare la Bimota e la Hayabusa............
Bè........che ne dite?? Erano proprio fumati, quelli di Superbike, oppure qualcosa di buono c'è......
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