a proposito di incidenti, di cervello acceso o spento......vi propongo le ultime proposte in materia di sicurezza stradale:
«Ritiro a vita della patente»
di Giorgio Pogliotti
Dodici strade "sorvegliate speciali". Per le arterie più pericolose, il piano del Governo prevede un'intensificazione dei controlli, un costante monitoraggio del traffico, una migliore segnaletica e, se necessario, interventi infrastrutturali. La stretta riguarda diverse regioni, come il Veneto (Pontebbana, Postumia e Romea),la Lombardia (Paullese e statale dello Stelvio), il Piemonte (la Ticinese), l'Emilia Romagna (Adriatica e Romea), il Lazio (Pontina, Appia e Flacca) e la Campania (Domiziana) dove nelle tratte più a rischio (1.048 chilometri), si registrano ogni anno 145 morti e 4mila feriti.
Questa misura,insieme ad altre contenute nel pacchetto sulla sicurezza stradale, potrebbero diventare operative, dalla prossima settimana secondo quanto ha annunciato il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi:«Spero che i provvedimenti più urgenti facciano già parte del decreto legge — ha detto il ministro—. Si tratta dell'inasprimento di alcune sanzioni, della revisione della patente a punti e dell'intervento su alcune delle dodici strade più pericolose d'Italia».
Nel pacchetto varato dal Consiglio dei ministridi mercoledì si prevedono modifiche alle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal codice della strada che saranno inasprite in relazione alla gravità e alla frequenza del comportamento di chi guida. La filosofia che ispira il piano è quella di aumentare le sanzioni per i recidivi. La sospensione della patente scatta per ogni violazione delle regole di precedenza, o per l'uso del telefonino che viene sanzionato anche da una multa. Per la guida in stato d'ebbrezza alcolica o sotto effetto di droga siprevede il sequestro con fermo amministrativo del veicolo da uno a sei mesi, oltre all'arresto fino a sei mesi e una multa fino a 12mila euro.
Nel pacchetto sicurezza non è previsto il ritiro della patente a vita,ipotesi rilanciata dal ministro Bianchi: «Il mio punto di vista — ha detto Bianchi dai microfoni di Radio 24 — è che dovrebbe essere previsto in alcuni casi, come per chi percorre decine di chilometri contro mano in autostrada fino a provocare un incidente frontale con quattro o cinque morti». Per Bianchi l'autovelox«serve a poco », mentre «servono molto di più i pannelli elettronici che indicano il limite in vigore in quel tratto e la velocità a cui si sta procedendo».
Plaude per il piano sicurezza Ermete Realacci (Margherita), che sollecita «i necessari stanziamenti »per aumentare le pattuglie stradali. «Sulla rete stradale e autostradale italiana, divise in 4 turni, ci sono circa 350 pattuglie, per un totale di 1.400 pattuglie giornaliere — sostiene Realacci —. Meno che alla metà degli anni '60, quando c'erano 1.500 pattuglie giornaliere, a fronte però di 6 milioni di veicoli circolanti, contro gli attuali 35 milioni».
Intanto le associazioni di Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) hanno lanciato il "weekend senza incidenti" e chiedono l'estensione del Tutor, il sistema di controllo della velocità media in autostrada attivo sulla rete di Autostrade per l'Italia.
Tutor è in grado di intercettare i comportamenti più pericolosi degli automobilisti come l'alta velocità su tratti più estesi: dopo sei mesi dalla sua attivazione, il tasso di mortalità sulla parte di rete in cui è operativo si è ridotto di quasi il 40%. Tra settembre 2006 e febbraio 2007, gli incidenti sono diminuiti del 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e i feriti sono calati di quasi il 30%.