

Qualcosa dell'anno scorso....
Al minuto 8'....al 9'30'..14'30''......19' con i Queen(peccato per l'audio... non si sente il commento)
Non solo semplici fuochi, ma rievocazione storica dell'incendio avvenuto nel 1600 o giù di lì...con sottofondo di musica....dei PIROMUSICALI, come si chiamano in gergo tecnico!!!!






meravigliosi...
spesso un rutto vale più di mille parole





Si ma.......
scusa eh..ma perchè rievocare una tragedia come un incendio???
Come se la povera gente del Vajont si mettesse a fare le fontane acquatiche una volta l'anno......
cioè..magari non lo capisco io![]()
sciò
Bannato
Bannato


Ragazzi, è con un filo di orgoglio "fraterno" che prendo i vostri complimenti: tutto questo è opera (in parte!) di mio fratello!!
Ecco spiegato questo trasporto per questo evento....bellissimo senza dubbio, ma anche significativo a livello affettivo per me!!
p.s. Strega, in effetti non hai tutti i torti: ti allego le motivazioni di questa festa....
La festa ha quasi sei secoli e commemora la devastazione dell’isola, il 24 giugno del 1169, da parte di Barbarossa, che con l' aiuto di Como ha dato fuoco all'unica isola del Lario e distruggendo nell'occasione ogni abitazione ivi presente. Le origini remote dellssono però di festa contadina in onore del Battista per propiziare i raccolti estivi. Le cronache narrano che alla rappresaglia dei comaschi ghibellini è seguita la distruzione di fortificazioni e case e della basilica di Sant’Eufemia che custodiva le reliquie dei Martiri donate nel quinto secolo da Sant’Abbondio; mentre i sopravvissuti e le reliquie si sono salvati sull’altra sponda del lago, a Varenna, ribattezzata Insula Nova.
Narra una leggenda che tre secoli dopo l’orrenda strage, nel 1435, San Giovanni Battista in veste di pellegrino sia comparso per sorte a un isolano e lo abbia invitato a scavare sotto un noce. E così che i ruderi dell’antica basilica sono riemersi, insieme alla memoria storica degli isolani che gioiosamente hanno ricostruito la loro chiesa. Da allora, ogni anno, per San Giovanni Battista, si fa festa nel ricordo di quegli eventi. La sera della vigilia il lago viene sfarzosamente illuminato. Un tempo con lumini a olio posti nei gusci delle lumache lacustri, denominati lumaghitt; oggi anche con ceri collocati nelle barche, sui balconi delle case e nelle contrade. L’idea dei lumaghitt deriva dalla consuetudine di cucinare lumache in umido con polenta alla vigilia di San Giovanni. Un grandioso spettacolo pirotecnico “incendia” l’isola e la notte , sul lago illuminato da migliaia di lumaghitt galleggiantie gremito di barche, motoscafi e Battelli. Si ricordano così incendio e distruzione dell’isola, illuminando a giorno la Zoca de l’oli (il golfo tra l'isola e la terra ferma).