Valentina Vezzali un bronzo che vale un oro.

[Fermissimo]

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Sì, in genere è proprio così.
Io però me ne ricordo uno che ovviamente è l'eccezione che conferma la regola.
Il grandissimo Daley Thompson, decathleta inglese classe 1958, pluriprimatista mondiale e ORO olimpico nell'80 e '84. Probabilmente avrebbe vinto anche a Seul '88, ma un grave infortunio lo limitò costringendolo al quarto post.
Era di una simpatia unica, folle e contagiosa.
Famose le trovate, come all'Olimpiade di Los Angeles '84 allorché sfoggiò questa maglietta nella quale parlava di due atleti.
Quali ???

siccome si considerava il miglior atleta al mondo la domanda era: il secondo miglior atleta al mondo è gay? e si riferiva a Carl Lewis...

[macheamico6]

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siccome si considerava il miglior atleta al mondo la domanda era: il secondo miglior atleta al mondo è gay? e si riferiva a Carl Lewis...

Risposta esatta.
E proprio negli USA, a casa di Lewis.
Ma anche se non conta nulla,
s'è poi mai saputo se era così o no?

[winter1969]

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Risposta esatta.
E proprio negli USA, a casa di Lewis.
Ma anche se non conta nulla,
s'è poi mai saputo se era così o no?

Chiedi a Segy lui s'intende di finocchi

[armageddon]

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Risposta esatta.
E proprio negli USA, a casa di Lewis.
Ma anche se non conta nulla,
s'è poi mai saputo se era così o no?

lo sa tutto il mondo e provincia

[Erikuccia]

Già....a me ricorda anche un tal Pietro Mennea: atleta fortissimo, ma altrettanto spocchioso...fino alla fine disse che la sua carriera non era finita, quando iniziò seriamente a prendere delle sonore bastonate, decise che forse era meglio sparire in fretta.
Non so, ognuno fa le sue scelte anche in base ai suoi piani e sensazioni, ma personalmente ritengo più dignitoso un atleta che si ritira all'apice della carriera e dopo aver vinto di tutto; piuttosto che un atleta che crede nell'illimitatezza della sua carriera; anche a scapito delle nuove leve, se devo essere sincera.
Insomma: largo ai giovani, che mi pare abbiano voglia e talento da esprimere in tutte le specialità

[edotto]

Bravissima e soprattutto umilissima...


From iPhone.

[macheamico6]

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Se è per questo la sua eterna rivale (e NON amica), Giovanna Trillini, jesina anch'essa, simpatica lo era ancor meno.
Se non altro la Vezzali sorride ...
E comunque la nostra percezione puo' anche essere errata, perché ovviamente bisognerebbe conoscerle le atlete e condividere con esse dei momenti, soprattutto quelli lontano dalle telecamere.
Vero è che Erikuccia dice di averci anche combattuto contro, ma da quei tempi è passato un quarto di secolo ...

Ma come ha detto bene D@lin, meglio un atleta antipatico e vincente che il contrario

[Menni]

q8,come fiorettista però infinita

e si hai ragione

Credo sia una grandissima atleta e sincermente se sia simpatica o nonon mi frega na cippa... nello sport si gareggia per vincere e non per essere simpatici e chissà come mai di grandi vincenti tanto simpatici non ne ricordo neanche uno ...

se sei un campione devi dare esempio e essere umile

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Se è per questo la sua eterna rivale (e NON amica), Giovanna Trillini, jesina anch'essa, simpatica lo era ancor meno.
Se non altro la Vezzali sorride ...
E comunque la nostra percezione puo' anche essere errata, perché ovviamente bisognerebbe conoscerle le atlete e condividere con esse dei momenti, soprattutto quelli lontano dalle telecamere.
Vero è che Erikuccia dice di averci anche combattuto contro, ma da quei tempi è passato un quarto di secolo ...

Ma come ha detto bene D@lin, meglio un atleta antipatico e vincente che il contrario

Sempre meglio lei che la Vezzali ma di gran lunga. Incontrate piu' volte sono di quelle parti

[Erikuccia]

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Vero è che Erikuccia dice di averci anche combattuto contro, ma da quei tempi è passato un quarto di secolo ...

Ma come ha detto bene D@lin, meglio un atleta antipatico e vincente che il contrario

Son passati ben 25 anni, ma quando la sento parlare mi rendo conto che non è proprio cambiata, manco di un millesimo.
Quando facevo le gare del circuito nazionale per giovani (il Gran premio Giovanissimi) bene o male prima e dopo la competizione noi tutti ci si scambiava delle parole. Lei invece arrivava, se ne stava col suo maestro e, finita la gara, se ne andava. Non l'ho mai e dico MAI vista salutare qualcuno....figuriamoci poi conversare assieme.
Vabè, ci può anche stare; ma non a 13 anni.
Comunque sia, l'apice della cafoneria lo raggiunse quando, terminato il circuito nazionale, ci fu la foto di gruppo delle prime 12 classificate.
Beh, ebbe la sfrontatezza di dire al fotografo: "si fermi con le foto....non voglio che nessuno si posizioni davanti a me nella foto di gruppo".
Per non ricordare un fatto quando, durante un nostro incontro, a suo avviso, ci fu una stoccata assegnata male (a favore della sottoscritta). Si tolse la maschera e disse all'arbitro: "ma come fa a dare priorità a "quella lì"" indicando me......tant'è vero che senza togliere la maschera risposi: "quella lì" ha un nome e cognome, leggitelo bene sul tabellone, sta giusto sopra di te" .....ricordo che lei fece una faccia sbigottita e in molti del pubblico si misero a ridere per la battuta
Dulcis in fundo, quando si trovava in svantaggio, le trovava tutte per fermare l'incontro ogni 2 minuti: e la scarpa da allacciare, e la coda da tirare sù e la maschera da sistemare......chiaramente nessuno le diceva nulla, l'avessi fatto io avrei beccato l'ammonimento di certo.

Per contro ricordo benissimo suo padre: una persona veramente gradevole ed umile, che l'accompagnava ovunque e chiacchierava con chiunque.
Una sera, avevamo appena terminato i quarti di finale del campionato nazionale all'Eur. La sera siamo ritornati all'alloggio messo a disposizione dalla federazione scherma e, gentilmente, i cuochi ci fecero una pasta alle 22:00. Ricordo benissimo che eravamo seduti a tavola in pochissimi, credo massimo una decina. Io e mio padre eravamo seduti affianco e, di fronte a noi, c'erano la Vezzali con suo padre. Lei non aprì bocca e tenne lo sguardo altrove per tutta la cena, mentre suo padre ci intratteneva con ogni tipo di discorso, complimentandosi pure per la mia prestazione

Ecco, non dico che un atleta bravo debba essere necessariamente simpatico; ma per lo meno umile e dignitoso sì

[Fermissimo]

Son passati ben 25 anni, ma quando la sento parlare mi rendo conto che non è proprio cambiata, manco di un millesimo.
Quando facevo le gare del circuito nazionale per giovani (il Gran premio Giovanissimi) bene o male prima e dopo la competizione noi tutti ci si scambiava delle parole. Lei invece arrivava, se ne stava col suo maestro e, finita la gara, se ne andava. Non l'ho mai e dico MAI vista salutare qualcuno....figuriamoci poi conversare assieme.
Vabè, ci può anche stare; ma non a 13 anni.
Comunque sia, l'apice della cafoneria lo raggiunse quando, terminato il circuito nazionale, ci fu la foto di gruppo delle prime 12 classificate.
Beh, ebbe la sfrontatezza di dire al fotografo: "si fermi con le foto....non voglio che nessuno si posizioni davanti a me nella foto di gruppo".
Per non ricordare un fatto quando, durante un nostro incontro, a suo avviso, ci fu una stoccata assegnata male (a favore della sottoscritta). Si tolse la maschera e disse all'arbitro: "ma come fa a dare priorità a "quella lì"" indicando me......tant'è vero che senza togliere la maschera risposi: "quella lì" ha un nome e cognome, leggitelo bene sul tabellone, sta giusto sopra di te" .....ricordo che lei fece una faccia sbigottita e in molti del pubblico si misero a ridere per la battuta
Dulcis in fundo, quando si trovava in svantaggio, le trovava tutte per fermare l'incontro ogni 2 minuti: e la scarpa da allacciare, e la coda da tirare sù e la maschera da sistemare......chiaramente nessuno le diceva nulla, l'avessi fatto io avrei beccato l'ammonimento di certo.

Per me l'atleta eccellente dovrebbe essere sia capace che gradevole in termini di persona s'intende

Erikuccia...pensa se facevi carriera al suo posto...ti dovevi far toccare da Silvio