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............ I lavoratori sardi in manifestazione a Roma sono lasciati soli?
Dove sono gli indignatos ?
Dove sono i disoccupati che certo saranno a centinaglia o migliaglia solo a roma?
Dove sono gli studenti che (giustamente) di tanto in tanto rompono i coglioni?
Questo paese deve vergognarsi!! Oltre a dover andare a fanculo.Dov'è il senso di appartenenza? Il sentirsi parte di un popolo e lottare tutti assieme per un fine comune?
Ancora tutti in ferie...Originariamente Scritto da gtr2
Ho la lentezza nelle veneFermo per antonomasiaPiù polvere che strada sulla mia Speed
bisognerebbe forse prima mettersi d'accordo su qual'e' il fine comune, e magari calarne il significato anche nella vicenda specifica
se invece il fine e' la protesta contro il "potere" , a prescindere....dal tuo punto di vista hai ragione
Dal momento che,mi sembra,ci sono diverse categorie incazzate o sul punto di incazzatura,in uno stato di cose che si protrae da anni e tanto più negli ultimi mesi,perche tutti a seguito di rigors morti hanno visto un peggioramento della propia situazione ecc insomma! Dal momento che TUTTI hanno un motivo per incazzarsi che lo facciano se non sempre,almeno quando c'è una manifestazione a cui aggregarsi.
Ecco qual'è il fine comune!! Protestare,protestare.......
Mi sa che stiamo diventando sempre più inglesi!!
volesse iddio
No semplicemente gli italiani si ricordano della Sardegna solo quando ci sono da fare le vacanze,e i politici quando c'è da votare,x il resto siamo un peso,senso di appartenenza sto cazzo
Inviato dal mio HTC Explorer A310e con Tapatalk 2
DIO esiste,ma state tranquilli,non sono IO
Riporto uno stralcio di una pagina dal sito di Paolo Barnard, perchè anche se mi ci mettessi di grande impegno non riuscirei a dirlo meglio
"Ma su una ragione mi soffermo, poiché essa è a mio parere una delle più rilevanti e sprattutto una delle più curabili: il fatto è che la grande maggioranza delle persone non ha più la facoltà del pensiero/azione indipendenti, né l’autostima per metterli in pratica, e ha paura, e dunque quando gli si chiede di pensare e di agire esse rimangono paralizzate. Gli si parla e loro non sentono, non possono sentirci. In altri casi (la maggioranza del “popolo della pace”), ci sentono ma restano comunque bloccati per gli stessi motivi (es: “…sì, lo so, è una vergogna, ma io da solo che ci posso fare? cosa conterebbe? Se tutti facessimo allora sì..” ecc..).
Il pensiero/azione indipendenti vengono ostacolati fin dalla più giovane età, e a questo si aggiungono da una parte la sistematica distruzione dell’autostima che viene inflitta lungo tutto il percorso scolastico, e dall’altra l’ansia di conformarsi al pensiero dominante del gruppo per essere accettati; uniti, questi elementi portano molto spesso a non osare più alcuna forma di pensiero o azione indipendenti. Non si è più in grado di pensare da sé, si pensa per blocchi preconfezionati da altri (e qui gli esempi si sprecano), né si sa agire senza il sostegno di un gruppo. A ciò si sono poi aggiunti 30 anni di esposizione ai media commerciali sempre più martellanti, che hanno letteralmente infettato e annichilito l’anima di milioni di noi, e l’opera di paralisi del pensiero/azione indipendenti è stata completa. Infine, la paura del futuro da cui tanti sono pervasi oggi, e che è artatamente alimentata dai nostri leaders, cementifica ancor di più quella paralisi. Ecco perché gli appelli ad aprire gli occhi e far resistenza vanno in grandissima parte perduti."
Non so
se mi capisco
quando parlo
................quindi................
TCP Rider
Devi esserti distratto .
Esiste !
Sulle gradinate di uno stadio , durante una partita dei mondiali , europei e/o affini .
La vita è intrisa di sfide..... per crescere bisogna affrontarle.
Ecchè cazz!! Per una volta che non volevo rimarcare l'ovvio
Permessi di Scrittura
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