Vero è che "male non fare, paura non avere".
Ma credo che ai giorni nostri, e ciò vale in qualsiasi campo/ruolo/situazione, non sia più sufficiente non fare del male: sarebbe opportuno, anzi, indispensabile che lo combattesimo il male.
Forse sarebbe addirittura più necessario combattere il male che fare il bene.
Ovvio, se uno riuscisse a fare entrambe le cose sarebbe il massimo.
In sostanza, se fossimo a conoscenza di un qualcosa che è male, e non facessimo nulla per combatterlo o quantomeno per denunciarlo, sarebbe come se ce ne rendessimo complici col nostro non agire, il nostro silenzio.
Vale per tutto, in tutti i campi, e per tutti.
O conta solo il nostro orticello, e che non vengano a calpestarlo?