I borsoni di contraccettivi in teoria non sono necessari: quei paesi sono anni luce avanti a noi anche nel campo dell'informazione/contraccezione.
A livello accademico posso solo contribuire con la mia personale esperienza di studente inglese. Pur con tutti i limiti del sistema universitario inglese, duole ammettere che abbiamo solo da imparare da loro.
E a parte tutto, confrontarsi con una realta' diversa da quella a cui si e' abituati puo' solo fare del bene.
Si chiama sindrome post Erasmus, e colpisce mediamente 8 studenti su 10 (e' una stima per difetto)
Scherzi a parte, e qui mi riconduco a quello che ho scritto a Lex, una volta che ti sei confrontato con certe realta', e non parlo nemmeno di paradisi tropicali, ti rendi conto che non e' solo ultimamente che l'Italia riesce a farsi odiare (almeno, non per quanto riguarda l'universita').