la tengono su il mercato brasiliano dove vende vecchia auto e va alla grande e la chrislermi pare di aver letto bene i numeri:
Si va da un abbassamento della stima di 600 mila unità per il 2012 (da 4,8 milioni a 4,2 milioni) fino a 1,4 milioni di unità per il 2014 (da 6 milioni a 4,6-4,8 milioni).
Dalla documentazione emerge che per il 2012 il gruppo avrà una perdita operativa di circa 700 milioni di euro e per il 2013 le previsioni puntano a un mercato europeo piatto, con una perdita nell'area Emea "attesa a un livello simile o leggermente inferiore".
Nel terzo trimestre l'indebitamento netto industriale è salito a 6,7 miliardi di euro contro 5,4 miliardi al 30 giugno 2012 "per effetto dell'assorbimento di cassa stagionale del terzo trimestre di Fiat esclusa Chrysler, accentuato dalle condizioni del mercato in Europa"
Male il titolo in Borsa. Secondo un analista di Credit Suisse la divisione auto è riuscita a "bruciare 1,4 miliardi di euro di cassa in 92 giorni, vale a dire 15 milioni di euro al giorno, molto peggio di quello che vediamo da altre parti".
A tenere su i conti del gruppo sono la Chrysler 2 e il positivo andamento sul mercato americano dove è stata venduta più della metà del milione di veicoli consegnati dal gruppo nel trimestre (3,1 milioni nei nove mesi). Male invece l'Europa dove le perdite sono maggiori delle previsioni con un risultato della gestione ordinaria negativo per 238 milioni di euro: le vendite sono state un quinto del totale (206.000 nell'Emea che comprende anche Medio Oriente e Africa), con un calo di circa il 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011.