La pausa pranzo è sacra.
Ho tre o quattro trattorie dove mi fermo abitualmente e trascorro in assoluta e beata solitudine la pausa per pranzare.
Come si deve.
Magari un primo ed un contorno o un secondo ed un contorno, acqua, vino caffè e in questo periodo la boccia del mosto d'olio e relativo piattino per fare scarpetta col pane intanto che aspetto che mi arrivi il piatto.
E ci impiego tutti i miei bravi 60 minuti a mangiare e a rilassarmi.
Se magari sono con qualche collega si può parlare di tutto tranne che di lavoro.
Molti anni fa, quando lavoravo in coppia col mio socio era prassi mangiare un pelo più velocemente e poi farsi un bel "tre ai trentuno" .
L'importante è: mangiar sano, non appesantirsi e rilassarsi