Non perdeva per ko da 13 anni, non aveva mai perso 2 volte di fila, in 18 anni di ring, Manny Pacquiao, la cui era potrebbe essere finita, Dopo il drammatico KO patito sabato notte al MGM di Las Vegas, un destro fulminante che lo ha sorpreso alla fine del sesto round, è che è valso a Juan Manuel Marqeuz, a questo punto Leggenda vivente messicana della Nobile Arte, la prima vittoria in carriera contro il filippino nel quarto confronto diretto di una magnifica saga sportiva.
Hanno vinto un pò tutti due, contro i detrattori che pensavano ad un match inutile che non avrebbe risposto alle attese dei tifosi, filippini e messicani. Ha vinto certamente la boxe, uno spettacolo di quasi 18 minuti con 2 atterramenti, uno a testa, prima di quel destro saettante, anche una punizione divina inflitta a Pacquiao, dicono ora in Messico, visto che Marquez aveva in realtà vinto, ai punti, anche il confronto del novembre 2011, sebbene i giudici decisero quel giorno diversamente.
E' stato Pac Man il primo ad andare giù, nel terzo drammatico round, preso al mento da un gancio destro largo quanto potente di Marquez, che per tanti altri pugili sarebbe stato già un colpo punitivo, da ko. Pac Man ha invece avuto la forza di rialzarsi, di recuperare e di rovesciare la situazione nel 5o round. Con un gancio sinistro corto sul quale Marquez sbanda, e tocca il tappeto con un guantone, per non finirci. Giusto il conteggio anche perchè nel viso del messicano si legge dell'empasse, che però anche lui supera.
Scossi entrambi, sono Pac Man e Dinamita, con il filippino che nei cartellini dei giudici è, anche legittimamente, avanti di un punto, quando inizia il sesto round, il più bello dell'intero 2012, urlano già tanti addetti ai lavori. Pac Man e Dinamita è come se si togliessero i guantoni per affrontarsi a mani nude, scambiandosi montagne di colpi in uno stato di trance agonistica che sembra estranearli dal frastuono dei 16mila del MGM.
Quando la ripresa è vicinissima al suo termine, Pacquiao apre totalmente la guardia, con Marquez che è a corta distanza da lui. Il filippino commette una colossale ingenuità, il messicano estrae dal cilindro un coniglio di pietra e per qualche minuto Pacquiao, che cade tramortito a faccia in avanti, è nel mondo dei sogni. La realtà con la quale deve ora fare i conti la conosce solo lui, che a freddo ha già chiesto la rivincita a Marquez. Sarebbe il quinto atto della saga, ma dipenderà da Marquez.
El Dinamita, classe 1973 e 5 anni in più di Pacquiao, per il momento si gode giustamente la notte più scintillante della sua straordinaria vita pugilistica. La notte di Las Vegas ha invece i colori del tramonto per il Dio sportivo delle Filippine, Manny Pacquiao.
Non perdeva per ko da 13 e non aveva mai perso 2 volte di fila. Tre gli indizi che fanno la prova, ma i due con i quali deve fare i conti pesano giusto un pò meno di quel destro dinamitardo firmato Marquez, che Manny Pacquiao non ha, come ammetterà, mai visto partire. Il terzo indizio sembra essere questo, parole in cui c'è chi è già legge a chiare lettere, l'inizio della fine dell ' ineguaglibile epopea sportiva di Emmanuel Dapidran Pacquiao.
E' finita l'era di Manny Pacquiao ? - Sportitalia
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Originariamente Scritto da macheamico6
