
Originariamente Scritto da
Erikuccia
Non me ne vogliano coloro che sono impiegati nel settore, ma ultimamente denoto un discreto calo di professionalità negli studi di selezione del personale.
Tralasciando ovviamente le varie agenzie di selezione interinali, mi sono di recente imbattuta nei classici “head hunter” in voga della zona, già conosciuti e testati parecchi anni fa ed ora tristemente scaduti.
L’ultima esperienza risale ad 1 settimana fa.
Ricevo una normalissima mail con una proposta ed in calce a questa leggo la seguente frase: “E' gradita la segnalazione di questa opportunità a qualche Sua amica o conoscente.”………mahhhh, sarò io “bacchettona”, ma non mi pare una degna conclusione.
Comunque sia, decido di rispondere e, vista l’esperienza maturata in precedenti colloqui, decido di rispondere specificando che non sono ne' in mobilità e ne' tanto meno in cassa integrazione.
Il giorno successivo ricevo la telefonata e l’interlocutrice mi assicura che, essendo una “multinazionale”, non hanno segnalato alcuna necessità di assumere cassa integrati o mobilitati. Esterno le mie perplessità, ma comunque accetto proseguire con un colloquio presso la sede dello studio di selezione.
Arrivo puntuale e vengo accolta da una garbata signorina.
Ci sediamo, iniziamo, e questa, per ogni mia esperienza pregressa continua a chiedere: “ma lei in questa azienda inseriva ordini?”
Concluso io riepilogo delle mie esperienze mi chiede: “la sua attuale azienda va bene? Non c’è la possibilità futura che venga aperta la cassa integrazione?”
Beh, qui mi altero un po’ e le rispondo “come mai questa domanda, se durante la telefonata mi aveva detto che l’azienda non aveva determinate esigenze?”
La tizia s’impapera un po’ e continua con la presentazione dell’azienda offerente……”…si trova a…..”
“Ah”, rispondo, “questo posto non è propriamente la zona citata nell’annuncio, si trova a quasi 20 km”
E lei “uhhh…..ohhhh…..ma sarebbe un problema?”
E io “ovviamente no se l'azienda mi permettesse di fare un salto di qualità a livello professionale e/o organizzativo; ma mi spieghi che tipo di mansione dovrei svolgere?”
E lei: “è un ufficio commerciale con 3 persone e si devono inserire ordini….”
E io: “d’accordo, ho capito che devo inserire ordini, ma poi......? Inoltre queste persone chi sono? Area manager, colaboratori, venditori? Come sono suddivisi e seguiti? Com’è organizzata l’azienda”?
E lei: "Behhhh..sa…si devono un po’ organizzare, poi a seconda delle lingue credo, decideranno come fare…”
Visibilmente impacciata, la tizia mi fa l’ultima domanda: “che ne dice, può interessarle?”
E io: “oddio, l’azienda è vostra cliente, quindi suppongo vi siano state comunicate le caratteristiche e qualità che un papabile candidato dovrebbe avere, veda lei se è il caso di inviare il mio curriculum…..la mia situazione lavorativa, professionale e familiare è ben chiara”
E lei: “Va bene, invio il suo curriculum e specifico che è impiegata a tempo indeterminato e che ha figli”
Inutile dire che sia uscita dallo studio parecchio allibita, anzi, con la vaga sensazione d’aver fatto un colloquio presso un’agenzia interinale piuttosto che presso un “head hunter”.
Ora mi chiedo, ma come si fa? Come diamine lavorano questi studi? C’è qualcuno che può spiegarmelo e/o eventualmente suggerirmi qualcosa per il futuro, che mi eviti di per der tempo in questo modo?