
Originariamente Scritto da
Mastroragno
Lasciando perdere quindi le mie preferenze sui vari sport, condivido comunque il pensiero di Leo. A 3 anni cominciai a fare nuoto: non fu certo una mia scelta, ma un modo come un altro per i miei per farmi fare uno sport (e per tenere i pomeriggi occupati...). Inizialmente mi piaceva pure un pochetto, ma quando poi cominciai ad entrare nel giro della pre-agonostica e agonistica, non ne volevo sapere. Mai sopportato l'agonismo in generale, ed essere obbligato tutti i giorni a a fare allenamenti e tutte le domeniche a gare, beh, cominciava a pesarmi. Fortunatamente i miei l'hanno capita e mi hanno fatto smettere. Volevo giocare con i miei amici e basta.
Alle superiori mi ricordo che c'era un ragazzo bravissimo che oltre che avere ottimi risultati(mi ricordo che alla matutrità prese la lode, caso rarissimo), studiava al conservatorio (pianoforte mi pare) fin da piccolissimo. Quando lo guardavo vedevo solo un ameba che si trascinava per i corridoi.
Penso che sta al genitore far fare al proprio figlio quello che gli piace, spronondolo di tanto in tanto, ma non forzandolo nel volere a tutti i costi il raggiungimento di un obbiettivo che il più delle volte non coincide col desiderio del bimbo.