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Risultati da 1 a 10 di 21

Discussione: la crisi spiegata in modo semplice...

  1. #1

    la crisi spiegata in modo semplice...

    condivido con tutti voi una perla che ho trovato su internet.

    LA CRISI SPIEGATA IN MODO SEMPLICE...

    Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.
    Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).
    La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

    Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.

    La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

    Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

    I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

    Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

    Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

    A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

    Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

    Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

    Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

    La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

    Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

    Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

    Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

    Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

    Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

    Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

    Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.
    Ultima modifica di emidio_speed; 12/04/2013 alle 08:48

  2. # ADS
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  3. 12/04/2013, 07:58

    Motivo
    evitiamo dai

  4. #2
    TCP Rider Senior L'avatar di giorgiorox
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    "perla" che gira da almeno 10 anni... ma è sempre attuale
    spesso un rutto vale più di mille parole

  5. #3
    TCP Rider Senior L'avatar di giulio
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    Citazione Originariamente Scritto da emidio_speed Visualizza Messaggio
    condivido con tutti voi una perla che ho trovato su internet. Credo che l'autore sia Giampiero Lattanzi.

    LA CRISI SPIEGATA IN MODO SEMPLICE...

    Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.
    Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).
    La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

    Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.

    La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

    Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

    I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

    Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

    Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.

    A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

    Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

    Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

    Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

    La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.

    Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare.

    Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

    Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce.

    Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

    Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

    Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.

    Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.
    straquoto
    __________c'é una strada che va dagli occhi al cuore senza passare dall'intelletto___________

  6. #4
    TCP Rider L'avatar di calm-power
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    just in time to be too late

  7. 12/04/2013, 08:14

    Motivo
    riferimento a post eliminato

  8. 12/04/2013, 08:16

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    riferimento a post eliminato

  9. 12/04/2013, 08:17

    Motivo
    riferimento a post eliminato

  10. 12/04/2013, 08:17

    Motivo
    riferimento a post eliminato

  11. #5
    TCP Rider L'avatar di speedpent
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  12. #6


    azz, non ci avevo proprio pensato, mannaggia a voi monelli!

  13. #7
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    quoto wintero.

  14. #8
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    Ma quindi la crisi economica che dura dal 2008 è nata tutta a causa di un solo bar?

  15. #9
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    propongo di tornare al BARATTO
    "Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
    Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."


  16. #10
    TCP Rider Senior L'avatar di oldbonnie
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    Cosa non si farebbe per i soldi al giorno d’oggi?

    Certo i soldi sono importanti, su questo non c’è alcun dubbio.

    Con i soldi ci si può assicurare una vita tranquilla, piena di agiatezze e comodità di ogni genere.

    Ai soldi viene troppo spesso affiancato il concetto di sicurezza e stabilità e l’immagine di un futuro solido che non cede di fronte alla disoccupazione e all’aumento delle tasse.

    In un mondo dove le antiche certezze crollano, in un mondo in cui l’uomo desidera la sicurezza più di qualsiasi altra cosa, ecco che l’importanza del denaro cresce enormemente e svaluta quella di valori umani fondamentali, come la famiglia, l’altruismo e la felicità stessa.

    Le persone diventano automi, robot disperati alla ricerca, o meglio a caccia di soldi e, in questa caccia spietata e senza esclusione di colpi, è ancora una volta la legge del più forte a prevalere: colui che può contare sull’astuzia, sull’accortezza e su posizioni sociali più elevate finisce con lo schiacciare inevitabilmente i rivali.

    Ma siamo proprio sicuri che i soldi diano felicità e tanta sicurezza?

    In fondo cosa c’è di più effimero del denaro, che può sfuggirti di mano da un momento all’altro, risucchiato dalle conseguenze disastrose del fallimento di società bancarie e finanziarie?

    Forse i soldi sono soltanto una grande, enorme illusione e vivere in una grande, enorme illusione rende il risveglio ancora più amaro.



    Il Quotidiano In Classe » il denaro: soltanto un’effimera illusione

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