Parlavo semplicemente della persona, come presidente. Tralasciando le implicazioni politiche della sua elezione.
Comunque molto meglio di Marini e forse politicamente più competente di Rodotà, il quale è sicuramente un giurista più ferrato.
Sulle conseguenze nei rapporti con il PDL concordo, sul fatto che appoggiare Rodotà faccia acquisire un credito nei confronti di Grillo ho dei dubbi.
Grillo ha fatto troppi proclami contrastanti e troppi voltafaccia per essere sicuri che non ne approfitti poi per urlare alla calata di braghe del PD nell'intento di portare argomenti alla sua prossima campagna elettorale. La sua improvvisa apertura con molti forse proclamata dal camper mentre dai palchi continua le sue arringhe non mi convince appieno. Una campagna elettorale ininterrotta che ai tre quarti di italiani che non l'hanno votato non mi pare che giovi granché. Mi piacerebbe vederlo seduto ad un tavolo con le forze più progressiste della politica vecchia o nuova che sia intento alla ricerca di nuove vie, le sue tattiche mi pare vadano in tutt'altra direzione che verso l'interesse del paese.
Che il PD di Bersani si stia suicidando mi pare altrettanto palese, a meno che quella di bruciare candidati sia una tattica talmente geniale da essere incomprensibile alle menti comuni...