Ciao a tutti!
Domenica dovevo raggiungere mio figlio impegnato in una partita di rugby nell'entroterra genovese per portargli la tuta che si era dimenticato. Durante il percorso (la strada Genova-Torriglia che molti di noi conoscono perchè conduce alla Val Trebbia, parco-giochi dei motociclisti) inizia a piovere e la sfortuna vuole che in un sorpasso a circa 70 km/h di una fila di macchine, una di queste allarga improvvisamente proprio alla mia altezza.
Scarto improvvisamente, asfalto liscio e un po' macchiato di olio, la pioggia e.. scivolata, porca.. mucca!
Mentre cado ho la miracolosa prontezza di staccarmi dalla moto e inclinarmi per evitare la macchina che seguiva che mi ha mancato per un palmo scarso. Wow!
Tutti si fermano (tranne la macchina che ha causato la mia caduta.. e sorvoliamo su questo dettaglio visto che ha già ricevuto sufficienti maledizioni da me e da tutti quelli che hanno visto).
Al di là delle considerazioni che vengono subito dopo un avvenimento del genere (Sono intero? Sì! La moto come sta? Poteva andare peggio!), volevo condividere con voi una riflessione che ho fatto con uno dei miei soccorritori, un motociclista (in macchina però) che si è fermato più a lungo ed ha voluto aiutarmi nel controllo della moto e.. di me stesso. Grazie ancora Fabio pilota di CBR900!
Era la prima volta che indossavo la giacca ricevuta in settimana proprio dal "nostro" Everts76 (piccolo angolo pubblicità.. se lo merita per la gentilezza di sempre). Una Halvarssons che mi era piaciuta per tutta una serie di fattori e non ultimo il fatto che ne ho letto ovunque delle gran lodi sulla resistenza all'abrasione del tessuto hi-art.
Dopo essere caduto sull'asfalto su un fianco, ho fatto una scivolata di circa 30 metri. Certo, l'asfalto bagnato allunga moltissimo la caduta ma sono rimasto allibito dalla robustezza dei tessuti che hanno strofinato per terra.
La maggior parte della scivolata è stata fatta appoggiando sul fianco destro e soprattutto sull'avambraccio destro. Alla fine ho fatto credo un paio di metri sulla pancia.
Il risultato lo potete vedere in foto:
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Il gomito della manica, in tessuto hi-art antiabrasione, è appena rigato e vi assicuro che a vederlo dal vivo, è difficile accorgersene.
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Il taschino superiore, in normale cordura 600D mi pare, non impermeabile e senza esigenze particolari, è lacerato
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La panoramica della parte che ha strisciato alla fine, mettendo un po' in evidenza le abrasioni.
Considerando che andavo ad una velocità sufficientemente bassa e che, aldilà di una gran botta sull'anca, non ho nemmeno un graffio, pur avendo distrutto un guanto (e anche lì.. grazie al paranocche!), quante volte vedo scooteristi che vanno in bermuda ed infradito ad una velocità ben superiore?
Figli di amici che mi chiedono consigli su cosa comprare per guidare una due ruote, quasi sempre mi dicono: ma io non vado mica a fare le corse.
Probabilmente tutto dipende da quanto valore si dà al proprio corpo
Se non avessi avuto un capo "tecnico", sicuramente sull'asfalto ci avrei letteralmente lasciato il braccio e qualcosa di più.
La morale che mi viene spontanea è quella che la stragrande maggioranza di voi poteva dirmi sin dalle prime righe: non risparmiare sulla sicurezza passiva!
Meglio un capo che costa di più di una marca affidabile che una cineseria che costa poco ma che al momento del bisogno..
Piccolo OT: anche le barre paramotore mi hanno evitato.. tante lacrime!![]()