Da "Repubblica" del 5 giu 2013:
Confindustria, agenda in 5 punti al governo.
"La manifattura ha perso 539mila occupati"
......MILANO - Confindustria lancia cinque proposte al governo per rilanciare l'economia, dalla semplificazione al taglio degli oneri sociali. E lo fa nel giorno in cui lamenta una situazione drammatica per il comparto manifatturiero, che negli ultimi anni ha perso oltre mezzo milione di occupati e il 15% di potenziale. Viale dell'Astronomia, attraverso il vicepresidente del suo Centro studi (Csc), Fulvio Conti, ha sintetizzato le misure che "un governo responsabile dovrebbe tradurre tempestivamente in linee d'azione", e ha garantito che is tratta di una "missione per la quale il nuovo governo può contare sul sostegno" degli industriali ", e che richiede scelte coraggiose e una strategia di rilancio della crescita attraverso una solida politica industriale".
I cinque punti fanno riferimento al "progetto per l'Italia già presentato da Confindustria". A partire, dice Conti, dalla "madre di tutte le riforme" sul fronte delle semplificazioni e della sburocratizzazione. Serve poi tagliare i costi per le imprese, agire sul costo del lavoro e con "un fisco più leggero": per gli oneri sociali Confindustria chiede un taglio di 11 punti. Quindi "ridare liquidità all'economia, pagando i debiti della Pubblica amministrazione e sostenendo l'accesso al credito delle Piccole e medie imprese". Il quartopunto è correggere la riforma del mercato del lavoro per renderlo "meno vischioso e inefficiente", anche con "un patto generazionale", "incentivazione all'esodo", e sgravi fiscali per giovani, donne e Sud. Il quinto punto è infine "detassare gli investimenti in ricerca e innovazione e favorire gli investimenti pubblico-privati in infrastrutture materiali e non", anche ricorrendo allo strumento del credito d'imposta".
E' ora di fare non di "saggiare". Basta con le pippe mentali e i le seghe di discorsi campati in aria !!!!