
Originariamente Scritto da
natan
In effetti é un tipo di democrazia, la più comoda sebbene la più rischiosa, per il cittadino. In Svizzera, dove vige la democrazia diretta, in effetti a volte un po' i maroni te li senti scassati. Si va alle urne per cose che non sempre uno ritiene interessanti. Pensa che siamo stati chiamati alle urne, a Chiasso, per decidere sui lavori della zona pedonale e sul progetto della piazza. Rimango comunque fedele a questo genere di democrazia, ritenendo che una forma partecipativa porta ad una maggiore coscienza della gente su quanto un governo ha da fare, ma anche su quanto un governo potrebbe approfittarsene nel fare. Dalle nostre parti i politici viaggiano sui mezzi pubblici senza temere nessuno e non sono ancora venuto a conoscenza di azioni violente nei loro confronti. Questo accade forse anche perché quando un cittadino e i suoi governanti non sono tanto lontani da non più riuscire a riconoscersi a vicenda.
non confondiamo l'evoluzione tecnologica con i progetti complessi come l'alta velocità. I treni a vapore non sono più in funzione al di là di tali progetti e la Torino-Milano-Salerno non ha comportato altro che un miglioramento su una linea già esistente. Non sono contrario a nuovi progetti e forse sull'alta velocità tra ombre e luci si é creata anche una battaglia politica che poco ha a che vedere con il progetto stesso. Anche il ponte sullo stretto una volta realizzato potrebbe far comodo a molti. È evidente che se per accomodare i poteri forti sempre più nelle loro poltrone le priorità diventano quelle per pochi, tralasciando pendolari e quant'altro, allora bisognerebbe che la gente reagisse un po'. Quando penso alla luna penso ad Armstrong, quando penso alla terra penso che se oggi potevamo avere un Armstrong tra i nostri ricordi avendo anche debellato la fame del mondo sarebbe stato meglio, nella scelta delle priorità avrei preferito un grande successo nel debellare la fame nel mondo piuttosto che un blasone sul raggiungimento di un sogno.