La questione della cosiddetta acqua pubblica probabilmente molti non l'hanno capita. La norma in oggetto stabiliva che la gestione di servizi pubblici (e non solo idrici) dovesse essere per forza affidata a privati, da soli o in partecipazione col pubblico, almeno al 40%. Esclusi enti solo pubblici. Chi ha votato intendendo che l'acqua debba essere solo pubblica ha travisato il quesito.
Ci sono acquedotti pubblici che funzionano benissimo e altrettanto altri a capitale privato. In ogni caso non viene tolta la facoltà di mettere in gara la gestione ai privati. Il fatto che ritengo positivo è che non sia più obbligatorio.
Paradossalmente, se non ricordo male, il sindaco di Torino Chiamparino era per la "privatizzazione" anche se a Torino la SMAT è una S.p.A. a capitale pubblico e molto radicata. Probabilmente avrebbe voluto attirare capitali privati o meglio poter entrare con la SMAT, molto aggressiva sul mercato, come socio privato in altre gestioni in Italia, essendo già presente come socia in vari altri acquedotti, persino a Palermo.