tutto ebbe inizio qui:
http://www.forumtriumphchepassione.c...-si-parte.html
....e questo e' il report:
Provo a fare un resoconto del viaggio (spero di non annoiare):
Inizio con una piccola annotazione tecnica:
• La moto (alias la Bellissima Tigrotta): è stata tagliandata, ingrassata ed equipaggiata per portare due belle valige Trekker da 33 lt con relativo bauletto Maxia 53 lt e piccola borsa serbatoio per le cose di prime necessità (navigatore, piantina, fazzolettini, sigari, caramelle, cappellino per la mia boccia, copie di documenti, chiavi, adattatore+usb per caricare il cellulare con relativo cavo, macchinetta fotografica). Il peso di tutto questo armamentario, come già scritto sopra, si aggirava a circa 35 kg.
• Abbigliamento: ero incerto se portare il giaccone estivo (quello traforato Dainese) oppure il giaccone di pelle sempre della Dainese e dopo tanto pensare ho optato per la pelle anche xché rimane atermico (nel senso che sente meno il caldo/freddo) rispetto a quello di tessuto ed è molto protettivo per l'aria (scelta azzecatissima!!!) per il resto la mojera indossava il giaccone in tessuto ed ambedue i jeans (non tecnici, sigh!) ed ai piedi per me TCX Airflow e per mia moglie normali stivaletti (non sono riuscito a convincerla per stivaletti da moto).
Si parte:
Decidiamo di fare la prima parte del viaggio fino ad Apricale (Bordighera) da Roma sono 660 km (3 soste x chiappe+benza) (Sito web ufficiale del Comune di APRICALE) paesino molto particolare arroccato su una montagnola con un particolare albergo denominato "diffuso"... vi domanderete xché? Ebbene sì le camere sono sparse per i vicoletti di questo caratteristico paese (tutto un saliescendi): lasciata la moto in garage vicino reception devi salire quasi 20 mt con la valigeria e gli accessori (che). Il paese è carino, isolato e si mangia veramente bene. Unico particolare la notte "silenziosissima" tranne la campane della chiesa he scandiva le ...... mezz'ore (arghhhhhhh!!!!)
La mattina si riparte, il confine è ad un passo. Ci aspettavamo un controllo stile dogana e invece niente di niente si passa e via (una raccomandazione per chi volesse fare le autostrade: procuratevi molti spicci e passate sempre nei caselli di destra xché le moto pagano meno). Altra sorpresa positiva la benzina si può trovare da 1,410 al max 1660 (98 ottani) una goduria vedere mettere 15 euro per il pieno.
Allora: direzione Grasse, terra di produzione profumi, ma noi proseguiamo per Castellane (Castellane - Provenza) altro paesino vicino alle famose gole del Verdon (Gole del Verdon). Ci fermiamo per visitare le vicinanze ed anche per riposare dalla fatica per giorno prima. Vediamo passare carovane di moto che tutte allegramente passano per il paese mangiano e ripartono.
Mattinata fresca, ricca colazione e via verso Moustiers Sainte Marie passando per il Verdon facendo anche Rue de Cretes. Ecco su quest'ultima dovrei fare un appunto: strada panoramica fantastica si vola sopra le gole ad altezze da brivido dopo aver fatto innumerevoli curve e curvette + tornanti (ci si deve fermare ogni tanto per ammirare dai belvedere lo spettacolo della natura). Dicevo l'appunto: il salire con valigeria al seguito+zavorrina tende ad essere un po' faticoso ma la nostra Tigrotta è fantastica e fa tutto senza lamentarsi il problema è stata la discesa: la strada è senza guardrail o battistrada ti trovi a guardare il vuoto a lato. Niente di preoccupante se non fosse altro che avevano appena asfaltato (sotto ho trovato i camion al lavoro) buttando allegramente sulle curve-tornanti vagonate di brecciolinola ruota anteriore la sentivo scivolare se tentavo di piegare quindi ho dovuto fare tutta la strada praticamente stando dritto. Non commento altro ma capirete la tensione.
Nel Plateau Valensole abbiamo trovato i favolosi e profumatissimi campi di lavanda in fiore (questo è il periodo: fine giugno/inizio luglio)
Finalmente Moustiers Sainte Marie dove ho trovato un distributore benzina da far invidia a "Criminal Mind" il gestore è veramente un personaggio da serial killer (immaginate distributori arrugginiti, vecchi ancora con i numeri a caselle in mezzo a montagne di rottami di auto e furgoni da sfasciacarrozze): però era l'unico e la benzina non era annacquata. Ah! Ecco un'altra particolarità della Provenza non è facile reperire benzina sulle piccole strade e provinciali bisogna prevenire la possibilità di lunghi tratti senza incontrare distributori.
Moustiers St Marie è da visitare è molto suggestiva e per chi si sente atleta c'è una chiesetta sopra il paesino che per raggiungerla ci vogliono 2 h di scarpinata. Abbiamo cercato un Hotel nei dintorni e ci siamo trovati i una fattoria veramente messa bene con tanto verde+piscina e tanta tranquillità sono denominati Hotel Charme.
Si riparte il giorno dopo direzione Bonnieux (Bonnieux - Village of the Luberon - Provence Web) e anche qui si sale di quota ma oggi il vento è indiavolato e il paesino, anche se carino, ci sembra troppo isolato per fare da campo base. Si mangia e si riscende fino a Laurmarin dove c'è un castello ma non riusciamo a trovare alloggio tranne quelli troppo cari (è sabato e i francesi-tedeschi-inglesi-giapponesi-italiani[sigh] sono in giro...strano eh?).
Presi dall'angoscia del dormire per strada (questo è quello che temeva mojera) si parte alla direzione di Aix-en-Provence (Aix-en-Provence - Wikipedia) cittadina che ci è piaciuta da subito con tante cose da vedere e soprattutto la spumeggiante vita locale. La giornata seguente passata fra la mostra di Cezanne/Matisse, Abbazie, fontane, mercatini e strade molto caratteristiche oltre alle favolose pasticcerie dove sfornano i Carlisson (ottimi dolcetti del luogo).
Come detto, essendo Aix il campo base scegliamo di andare una giornata a Marsiglia dove si può visitare la Chiesa di Notre-Dame de la Garde (consiglio il trenino), Abbaye Saint Victor e i vicoli e quando la serata volge al termine dovete assaggiare la bouillabaisse (la nostra zuppa di pesce ma fatta alla provenzale).
Altro giro, sempre partendo da Aix, Avignone con il suo famoso palazzo dei Papi (Le Palais des Papes - AVIGNON), qui vorrei fare un commento: la cittadina è bella, pulita, ordinata il palazzo visto da fuori incute soggezione ma una volta entrati vi pentirete di aver pagato la visita (comprensiva del giretto sul ponte sul Rodano) mi dispiace dirlo ma vedere un palazzo praticamente semivuoto e con le mura sgretolate non è il massimo e il ponte....beh! qui a Roma ce ne sono di più belli e soprattutto tanti. Un po' delusi partiamo alla volta di Arles...che bello!!! Un misto fra cultura francese e quella spagnola con forte influenza romana (c'è un piccolo Colosseo). Arriviamo e subito percepiamo un che di elettrico nell'aria una eccitazione d'attesa e scopriamo che proprio quel giorno c'è la corsa dei tori nell'arena: praticamente delle persone scappano davanti ai tori salvandosi salendo sulle balustre dove ci sono le persone a guardare il tutto condito come il palio di Siena con le contrade che tifano...non ce la facciamo a passare alle Camargue... sarà per un'altra volta.
Il giorno dopo lasciamo definitivamente Aix-en-P.ce e andiamo verso la costa fermandoci a Mondeliu-La Napoule praticamente confinante con Cannes. Troviamo alloggio notturno, ci facciamo un bagno sia di sole che di mare, girata per il paese carino ma come tutta la costa sembrerebbe troppo costruito (artificioso). Abbiamo volutamente evitato il giro a Nizza, Montecarlo e altre località marittime xché molti miei amici si sono trovati nella bolgia del traffico e per adesso non ci andava di fermarci: ci vorrà un altro giro.
Finita la nostra vacanza provenzale risaliamo per il ritorno verso la nostra cara pasta (ops: lapsus freudiano) volevo dire Italia. Eh sì! Ci è mancata la pasta... eccome! In Francia si è mangiato discretamente ma i sapori non mi hanno convinto comunque si deve provare. Purtroppo sull'autostrada rimango imbottigliato nel traffico per un incidente e anche xché molti hanno preso l'autostrada per evitare le strade chiuse dal Tour de France (mi sono fatto 11 km di coda: la moto con le trekker non passa proprio dappertutto) fortunatamente i francesi se possono ti fanno passare allargandosi fra le corsie.
Passata la frontiera decidiamo di andare fino a Camogli (Camogli) e fermarci una o + notti: è un bel paesino marinaro dove si mangia del buonissimo pesce, niente spiaggia ma ciottoli e l'acqua cristallina. I palazzi sono pitturati con i disegni di abbellienti arichitettonici.
Purtroppo niente seconda notte si parte alla volta di Roma al nostro ritorno e alla fine della vacanza.
La vacanza sia a me che alla moglie ci ha emozionato e ci ha regalato tante belle sensazioni: è stancante ma anche appagante.
ora ....FOTO!!!!!







): è stata tagliandata, ingrassata ed equipaggiata per portare due belle valige Trekker da 33 lt con relativo bauletto Maxia 53 lt e piccola borsa serbatoio per le cose di prime necessità (navigatore, piantina, fazzolettini, sigari, caramelle, cappellino per la mia boccia, copie di documenti, chiavi, adattatore+usb per caricare il cellulare con relativo cavo, macchinetta fotografica). Il peso di tutto questo armamentario, come già scritto sopra, si aggirava a circa 35 kg.
). Il paese è carino, isolato e si mangia veramente bene. Unico particolare la notte "silenziosissima" tranne la campane della chiesa he scandiva le ...... mezz'ore (arghhhhhhh!!!!)
). Altra sorpresa positiva la benzina si può trovare da 1,410 al max 1660 (98 ottani) una goduria vedere mettere 15 euro per il pieno.
la ruota anteriore la sentivo scivolare se tentavo di piegare quindi ho dovuto fare tutta la strada praticamente stando dritto. Non commento altro ma capirete la tensione.
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