Consumatori sul piede di guerra.
Si ripropone, come una peperonata, infatti la polizza obbligatoria per le calamità naturali: ciò vuol dire in poche parole che lo Stato non pagherà più i danni.
Imprese e famiglie dovranno infatti assicurarsi per coprire i rischi di terremoto: la riforma della Protezione Civile questo prevede, che lo Stato passi il testimone ai cittadini per ripagare i danni da alluvioni, terremoti e altre calamità naturali.
Quindi polizze obbligatorie e assicurazioni private, con gran gioia delle assicurazioni, ma con spirito mutualistico e defiscalizzazione dei premi per evitare sperequazioni ingiuste tra zone a diverso grado d rischio e scongiurare ulteriori aggravi insostenibili.
L’annuncio arriva da Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, secondo la quale “sui rischi catastrofali dobbiamo raggiungere un compromesso di buon senso che ci metta al passo con i Paesi più avanzato.
L’assicurazione va resa obbligatoria, ma senza dimenticare la partecipazione dello Stato attraverso defiscalizzazioni dei premi. Tutto questo magari pensando anche ad una integrazione da parte delle imprese costruttrici, all’atto della consegna degli immobili per la vendita”. :wink
Facendo due conti, la copertura da disastri naturali costerebbe tra i 500-600 euro ogni milione assicurato, con la polizza raddoppiata da 100 a circa 200 euro l’anno a famiglia.
Un altro favore alla lobby delle assicurazioni?
Polizza obbligatoria contro le calamità naturali. Costi e polemiche - Soldi - Virgilio Economia