Nino Di Matteo
(Palermo, 1961) è in magistratura dal 1991. Sostituto procuratore della Repubblica presso la Dda di Caltanissetta dal ’92 al ’99 e pubblico ministero della Dda di Palermo dal ’99, ha indagato sulle stragi dei magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro scorte, e sull’omicidio del giudice Antonino Saetta. Pm in numerosi processi a carico di centinaia di mafosi dell’ala militare di Cosa nostra e di fancheggiatori – alcuni insospettabili – di Bernardo Provenzano, si è occupato di molti casi riguardanti i rapporti tra mafa, politica e istituzioni. Tra questi i processi al senatore Salvatore Cuffaro, al funzionario dei servizi segreti Ignazio D’Antone e alle “talpe” presso la Procura di Palermo. Attualmente è impegnato nei processi per la cosiddetta “trattativa” tra mafa e Stato a carico dell’ex direttore del Servizio segreto civile, il prefetto Mario Mori. Da due anni è presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo.
Si occupa di mafia da più di vent'anni e adesso siete sicuri che il presidente della Repubblica, il senatore Mancino e magari anche Letta stanno tramando per ucciderlo per una vicenda che ha già visto assolti Mori e Obino e che facilmente finirà in una palla di fumo?
Ma perchè non vi prendono subito nella DIA?
Quelle intercettazioni che Ingroia aveva già dichiarato ininfluenti ai fini delle indagini?