A parte Ciancimino che passava da un processo all'altro per mafia da 20 anni e che mi riesce difficile vedere come un rappresentante delle istituzioni solo perché fu sindaco e politico a livello locale, gli altri puoi benissimo chiamarli "uomini di stato" e i carabinieri "servitori dello stato", ma allo stato delle cose mi è difficile credere che la vicenda sia nata a livello governativo, con il ministro della giustizia che poi silura quello dell'interno.
Secondo l'inchiesta l'ispiratore dei contatti sarebbe Mannino, preoccupato a livello personale dopo l'uccisione di Lima e desideroso di spostare l'attenzione della mafia dall'eliminazione dei "traditori" come lui ad altre faccende più paganti come ottenere l'esenzione dal carcere duro.
Quanto a Mancino, se sapeva o non sapeva, se abbia prestato falsa testimonianza, dovrà renderne conto agli inquirenti.
Le intercettazioni dei suoi contatti con D'Ambrosio sono agli atti, ma purtroppo questi non potrà più chiarire se davvero voleva aiutarlo mettendolo in contatto con le personalità che contavano oppure voleva solo togliersi dai piedi un ex vice presidente della Repubblica troppo assillante scaricandolo ad altri. Idem Napolitano, che potrebbe essere stato poco accorto, per amicizia o cortesia, nel dare corda al Mancino.
La vicenda è comunque gustosa, ma prima di poter affermare che il complotto degli anni 90 coinvolga le più alte cariche dello stato ce ne manca ancora un bel pò.
Per quanto mi riguarda non commento e![]()