"Correva sul campo con la faccia esultante e ridente, con le braccia tese vicino al corpo e i pugni chiusi: senza grida né sguaiataggini né gesti osceni. Un'immagine così perfetta di felicità, così composta, così piemontese, impossibile da dimenticare per l'eleganza dei movimenti".
A Milanello bastava un cenno con l'indice rotante (ci vediamo dopo?) e Rivera (ma anche Mazzola sull'altro fronte) faceva segno di sì con la testa. Oppure diceva: tra le sei e le sette mi trovi a casa, poi ceno fuori. Mai tirato un bidone, Rivera. E nemmeno Mazzola.
Altri tempi.
Era tutto più chiaro, nel calcio e fuori. I numeri parlavano, ma adesso che il 10 lo possono portare anche i portieri conviene chiudere qui. Auguri.
Il calcio al tempo di Rivera ragazzo d'oro dell'Italia felice - Repubblica.it