La Spezia - Violenza su una bimba di tre anni compiuta, forse, da un ragazzino che di anni ne ha 15. È avvenuto alla Spezia qualche giorno fa, e la piccola vittima con sua madre, una giovane romena, sono da domenica sera chiuse in ospedale. Cosa sia successo ancora nessuno lo sa con certezza, perché questa storia ha ancora contorni sfumati. E su quanto accaduto indaga la squadra mobile della città ligure coordinata dalla procura del tribunale dei minori di Genova che ha “blindato” il caso e i suoi protagonisti dietro a un doveroso silenzio.
Inutile dire che questa storiaccia matura non tanto nel degrado materiale ma, come dicono gli inquirenti, «in quello etico che i ragazzini a volte non hanno: quando torturano gli animali, per esempio o quando torturano i bambini più deboli, più fragili. Come potrebbe essere successo questa volta». Tant’è: la madre tiene in braccio la bimba quando decide di andare a trovare un’amica, una sua connazionale.
Una volta a casa decide con quest’ultima di far quattro passi e lascia la bambina a casa con il figlio dell’amica che ha quindici anni. Poco dopo quando le due donne tornano a casa trovano la bambina che piange e strilla. Sta male. Certi segni saltano subito all’occhio e sono evidenti, indubitabili. Così la mamma prende la figlia in braccio, l’avvolge nei panni, chiama l’assistente sociale che la segue da quando è arrivata alla Spezia e la porta via, va in ospedale, al Sant’Andrea. I medici visitano la bimba e non hanno dubbi.
Le lesioni dicono che ha subito violenza sessuale. Sono i medici stessi che avvertono la polizia e subito la squadra Minori della squadra mobile si attiva. Viene sentita la madre: la donna dice di avere sospetti su una persona sola. Sulla persona cui ha affidato la bimba: il figlio dell’amica, un ragazzo di 15 anni.
È difficile, anche per gli investigatori, muoversi in questa storia: i poliziotti, coordinati dal procuratore del Tribunale dei Minori sentono ancora la madre, cercano di capire cosa sia veramente successo. In quella casa, nell’arco di tempo in cui le donne erano fuori, c’è stato solo il ragazzino? La bimba intanto riposa all’ospedale sant’Andrea. Per lei la prognosi non è ancora del tutto sciolta.
il secolo XIX